Prima i timori, poi le rassicurazioni: il destino di Edenlandia continua a far discutere, tra imprenditori che si sfilano dalla cordata che ha mostrato il suo interessamento per l'acquisto, ed Andrea Rea, numero uno di Mostra d'Oltremare, che getta acqua sul fuoco delle polemiche.

Tutto ciò che resterebbe da definire è il canone di locazione tra Ente Mostra, proprietario dei suoli, e gli acquirenti. Una trattativa che solo pochi giorni fa pareva non decollare. L'accordo di massima tra curatela fallimentare e cordata risale, del resto, a quattro mesi fa, e si avvicinano i termini della sua scadenza.

Gli imprenditori al fianco di Schiano, il capocordata, riferiscono di aver chiesto invano le planimetrie di Edenlandia per cominciare i lavori ed accelerarne la riapertura. Per alcune costruzioni, risultate abusive, intanto non è ancora arrivata la sanatoria. “È del tutto naturale – spiega proprio Schiano – che una parte degli imprenditori intenzionati ad investire nell’iniziativa si siano ormai estraniati anche per la latitanza della Mostra che, dal 7 aprile, non aggiorna il tavolo di confronto”.

La risposta di Rea, che subito ha incontrato il capocordata, non si è fatta aspettare. “Entro il 30 giugno, data di scadenza della cassa integrazione dei dipendenti di Edenlandia – ha dichiarato il presidente della Mostra d'Oltremare – I avremo certamente concluso positivamente la trattativa per l’affidamento della nuova gestione”.

I lavoratori del parco giochi sono 55, e iniziano a temere che anche questa volta possa saltare tutto. Hanno scritto una lettera aperta a città, amministrazione ed alla curatela fallimentare: “Siamo stanchi di apprendere notizie negative per il futuro del parco e del nostro posto di lavoro – raccontano – Chiediamo per l'ennesima volta l'intervento del sindaco. Proprio lui ha sempre detto che non ci sono problemi a riguardo. Vorremmo capire”. Del resto risalgono a pochi giorni fa le ultime rassicurazioni di de Magistris, che ha incontrato a Palazzo San Giacomo una delegazione dei sindacati coinvolti.

“Si va avanti nel progetto – prosegue Rea – Ci sono ineludibili tempi da rispettare e passaggi da effettuare, ma non è assolutamente vero che l’accordo rischi di saltare”. La stessa amministrazione, con de Magistris e con l'assessore Panini, sottolinea la necessità di “stringere i tempi”.