Grillo legge dal palco il messaggio dei manifestanti: “Chiediamo dignità”
Il leader del Movimento 5 Stelle era stato fermato al suo ingresso al Palapartenope da lavoratori del Cub. “Sbagliate battaglia – ha detto loro – dovreste chiedere il reddito di cittadinanza”
Lavoratori del Consorzio Unico di Bacino (lo stesso gruppo della protesta alla scorso Festival di Sanremo), hanno ieri bloccato l'auto di Beppe Grillo al suo arrivo al Palapartenope di Fuorigrotta, dove il comico genovese si sarebbe poi esibito nel suo spettacolo. Senza stipendio da 18 mesi, avevano l'intenzione di spiegargli il loro caso.
Proprio nel corso dello show, il leader del Movimento 5 Stelle ha risposto ai dimostranti. “Oggi ho girato Napoli, è così ovunque. Loro sono arrivati qui, mi hanno parlato – ha spiegato Grillo dal palco del Palapartenope – È gente disposta a qualsiasi cosa. Non si dovrebbe mai portare della gente al punto da non aver più nulla da perdere, perché quando uno non ha più niente da perdere diventa pericoloso”.
Il comico ha quindi letto un biglietto che i lavoratori del Cub gli hanno consegnato. “A parlare non è la voce di 2mila e 400 famiglie sfrattate, non è la voce di chi preso dalla disperazione si è suicidato, ma sono i nostri cuori – recitava il loro messaggio – Noi non chiediamo l'elemosina, pur senza stipendio da 18 mesi, ne abbiamo vergogna. Chiediamo dignità allo Stato”.
“Per il lavoro – ha quindi interrotto la lettura Grillo – per questo stramaledetto lavoro. Questa gente sbaglia l'obiettivo. Fa battaglia per il posto di lavoro, ma non bisogna farlo su quei posti di lavoro. Bisogna fare le battaglie per avere uno stipendio, un reddito di cittadinanza, che ti possa inserire nella società”.
