Mostra, Cda fermo: "A rischio 65,5 mln di fondi europei per riqualificare la zona"
Il Consiglio d'Amministrazione dell'Ente Mostra d'Oltremare non trova una sua ridefinizione dopo le dimissioni in massa dei precedenti effettivi. Intanto stringono i tempi per accedere alle risorse dell'Unione
Mostra d'Oltremare, il consigliere regionale del Pd Antonio Amato e il presidente della X Municipalità Giorgio De Francesco lanciano l'allarme: la situazione che si è creata nell'Ente Mostra (con le dimissioni del Cda) mette "a rischio i 65,5 milioni di euro del Grande Progetto Riqualificazione urbana dell'area e dei beni culturali e architettonici della Mostra d'Oltremare".
Il decreto che dava il via alla procedura per accedere ai fondi europei per il "polo fieristico regionale" è stato approvato in consiglio regionale il mese scorso: 45,5 milioni di euro per la Mostra d'Oltremare e 20 per il Comune di Napoli, con un cofinanziamento europeo del 75 percento.
"Si tratta - dicono Amato e De Francesco - di un'opera strategica di vitale importanza, prioritaria nella più generale opera di riqualificazione e rilancio dell'intera area occidentale". I lavori prevedono il restauro della Torre delle Nazioni e di diversi padiglioni, nonché la riqualificazione degli ingressi di viale Kennedy e via Terracina ed il recupero dell'antica strada romana e del tempietto. I soldi destinati al Comune sono invece volti alla riqualificazione delle strade di accesso alla Mostra.
Eppure, spiegano i due esponenti dei Democratici, "ci sono procedure e soprattutto tempistiche da rispettare". Il timore è che si possano anche "perdere i fondi previsti all'interno del Por Fesr 2007-2013". "Chiamiamo ad un atto di responsabilità tutti gli attori istituzionali interessati - concludono Amato e De Francesco - Non realizzare questo progetto, perdere i fondi stanziati, sarebbe un danno enorme per l'intera città".
