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Bagnoli, il progetto del commissario: c'è anche un centro congressi

L'idea è quella di bonificare terreni e acque mentre si costruisce. In cantiere anche un parcheggio e la riqualificazione del pontile. Contrari i movimenti del quartiere

Si delinea il piano di riqualificazione di Bagnoli che sta preparando la cabina di regia guidata dal commissario Salvatore Nastasi. Così come si pensò già di fare 10 anni fa con Bagnolifutura, l'idea sarebbe quella di bonificare terreni e acque mentre si costruisce: in cantiere, tra le varie cose, anche un centro congressi ed un parcheggio.

Nastasi intanto ha finalmente incontrato Autorità portuale, Istituto superiore di sanità e Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). In molti lamentavano infatti – in luoghi per i quali si è spesso invocato persino il “disastro ambientale” – una predisposizione delle opere senza che venissero consultati organi scientifici che si esprimessero su modi e tempi di una bonifica reale.

I tempi sono relativamente lunghi. Ispra presenterà un piano per i lavori di caratterizzazione il prossimo lunedì, poi bisognerà attendere – per i dati sulla contaminazione dei suoli – fino alla prossima estate. Per quanto riguarda le acque, invece, dovrebbero essere usati i dati di una centralina di rilevamento installata dalla stazione Anton Dohrn.

Nei programmi Invitalia dovrebbe occuparsi del pontile e dovrebbero essere riqualificate le spiagge a Nord e a Sud, destinate a diventare pubbliche. Il destino della colmata a mare però pare ancora avvolto nel dubbio: se – come pare – dovesse restare lì dov'è, resterebbe il problema di una struttura che in un recente passato è stata definita alla stregua di una bomba ecologica, capace di rilasciare sostanze inquinanti anche nel tempo e quindi di rendere vana qualsiasi riqualificazione di acque e fondali.

La cittadinanza resta, per la maggior parte, fortemente contraria ai programmi della cabina di regia. Il prossimo 5 marzo è in programma una nuova “assemblea popolare” di movimenti e comitati di quartiere. L'obiettivo è porre fine al commissariamento.

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