rotate-mobile
Bagnoli Bagnoli

Processo Eternit, al via il terzo grado di giudizio

La vicenda processuale dell'ex ad Stephan Schmidheiny giunge in Cassazione. La corte d'appello di Torino lo scorso anno lo condannò a 18 anni “anche con riferimento al disastro doloso a Napoli-Bagnoli”

La lunga vicenda del processo Eternit, che prosegue dal 10 dicembre 2009, si avvia ad una conclusione. È iniziato infatti oggi il terzo grado del procedimento a carico dell'ex ad Stephan Schmidheiny. Questi, il 3 giugno del 2013, fu condannato a 18 anni dalla corte d'appello di Torino “anche con riferimento al disastro doloso a Napoli-Bagnoli”, un reato in primo grado considerato estinto.

L'unico imputato rimasto a rispondere dei reati del colosso svizzero dell'amianto chiede ai giudici della Cassazione di annullare l'ultima sentenza: per i suoi legali, il pronunciamento della corte d'appello era “affetto da vizi di arbitrarietà”.

Il processo, qualsiasi sia il destino del magnate elvetico, si concluderà quindi dopo cinque anni. Eternit aveva in Italia quattro stabilimenti: quello di Bagnoli a Napoli, poi Casale Monferrato (ad Alessandria, con il record di dipendenti ammalati di mesotelioma), Cavagnolo (Torino) e Rubiera (Reggio Emilia).

Sono più di 2mila le persone che si ritiene siano morte, tra dipendenti dell'azienda e cittadini, per il cemento-amianto prodotto in essi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo Eternit, al via il terzo grado di giudizio

NapoliToday è in caricamento