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Il futuro di Bagnoli, Pd a confronto. Critici i movimenti: "Non hanno nulla da dire"

Il gruppo consiliare dei Democratici ha organizzato un incontro a via Verdi su commissariamento e futuro dell'area ex industriale. Gli attivisti locali attaccano: "Non conoscono neanche i contenuti dello Sblocca Italia". Petizione lanciata da Carmine Attanasio

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha organizzato nel pomeriggio di ieri un convegno, nella sede del Consiglio in via Verdi, sulla bonifica di Bagnoli. Prensenti anche numerosi attivisti locali, contrari alla linea del commissariamento invece abbracciata dal Pd.

Molto atteso l'intervento di Vezio De Lucia, "padre" del piano urbanistico predisposto anni fa sul quartiere. De Lucia ha ripercorso la storia del suo periodo da assessore della giunta Bassolino, sottolineando che un piano c'è già, e che non bisognerebbe proporne altri. De Lucia ha nettamente criticato il commissariamento, e si è esplicitamente rifiutato di discutere sugli altri temi: "La questione è tutelare la potestà degli organi democratici costituzionalmente deputati alla pianificazione urbanistica, punto e basta. Il resto non mi interessa".

A moderare l'incontro, il consigliere democratico Carmine Attanasio, che ha inoltre presentato una petizione popolare per la realizzazione della Città della Musica, del Teatro, della Produzione Televisiva e Cinematografica all'interno del grande parco di 120 ettari, questo "previo utilizzo delle cubature garantite dalla riconversione dei manufatti di archeologia industriale". Presente anche il presidente della X Municipalità Giorgio De Francesco, che ha puntato il dito contro il sindaco Luigi de Magistris, il quale a suo dire "in quattro anni e mezzo non ha mai fatto discutere il Consiglio comunale per poi denunciare, in maniera strumentale, il suo scavalcamento dalle decisioni del governo".

Molto critici i movimenti sull'iniziativa. "Non avevano nulla di concreto da dire – è il commento di un attivista bagnolese riportato da Eddy Sorge di Iskra – se non rimasticare luoghi comuni e dimostrare di sapere ben poco della questione di cui parlavano: nessuna conoscenza evidente dei documenti, neanche di cosa c'è scritto nell'articolo 33 dello Sblocca Italia". "L'esperienza dell'assemblea popolare di Bagnoli, dove i cittadini discutono problemi concreti e decidono come organizzarsi per risolverli, è centomila anni più avanti – prosegue – Abbiamo molta più dignità, conoscenze e capacità di loro; dobbiamo essere capaci di farle valere. E dobbiamo farlo adesso".

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