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Città della Scienza, lavoratori in agitazione: “Situazione drammatica”

Molti non ricevono lo stipendio da circa un anno. Usb chiede, mentre si fa chiarezza su quanto accaduto la sera dell'incendio doloso, che le istituzioni si occupino della loro situazione

Mentre va avanti l'inchiesta sul rogo che distrusse gran parte di Città della Scienza il 4 marzo del 2013, l'Usb dei lavoratori del polo scientifico bagnolese chiede di fare "piena luce in tempi brevi" sugli "accadimenti criminosi che hanno coinvolto" il sito, oltre che un incontro con le istituzioni "per affrontare in maniera concreta la drammatica situazione" degli impiegati.

“Già antecedentemente al 4 marzo 2013 – spiega il sindacato – denunciavamo la drammatica situazione vissuta dai lavoratori agli organi di comunicazione, all'opinione pubblica e alle istituzioni, le quali, al di là dei messaggi propagandistici, continuano a tergiversare e non intraprendere provvedimenti concreti e risolutivi".

L'auspicio dei rappresentanti dei lavoratori di CdS è “che si giunga in tempi brevi a far piena luce sugli accadimenti criminosi che hanno coinvolto la struttura e che, parallelamente, gli organi istituzionali inizino ad occuparsi in maniera seria del ripristino di una situazione di normalità per tutti i lavoratori delle varie realtà”. Lavoratori che nel corso degli anni, anche dopo l'incendio “hanno contribuito a rendere Città della Scienza progetto di vanto per la città di Napoli e dell'Italia tutta”. Molti degli impiegati del polo non ricevono lo stipendio da circa un anno.

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