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Faida tra Bagnoli e Cavalleggeri, gli inquirenti a caccia di Giannelli

Il 37enne Alessandro Giannelli, ex braccio destro di Massimiliano Esposito ai tempi in cui il clan d'Ausilio dominava la zona, sarebbe il "motore" di quanto sta accadendo. Al momento è ricercato per estorsione

La faida camorristica che sta incendiando i quartieri di Bagnoli e Cavalleggeri ha avuto, secondo gli inquirenti, una scintilla con tanto di nome e cognome: si tratta del 37enne Alessandro Giannelli, ex braccio destro di Massimiliano Esposito ai tempi in cui il clan d'Ausilio dominava la zona.

Giannelli, già sottoposto a sorveglianza speciale, è ricercato per un'estorsione. È dalla sua precedente scarcerazione, secondo gli inquirenti, che gli equilibri camorristici tra Bagnoli e Cavalleggeri sono saltati definitivamente, laddove già da anni – dalla scomparse delle cosche storiche dei d'Ausilio e dei Sorrentino – nessuno aveva chiaramente in mano il potere. E' descritto come violento, irrazionale ed imprevedibile.

Gli episodi criminali della zona pare siano legati tra loro, e quindi proprio al 37enne. A luglio la sparatoria in cui fu ferito un 21enne ritenuto vicino a Giannelli. Poi la bomba carta fatta esplodere davanti al bar di un parente di Giannelli. E ancora, i raid contro le case di proprietà di persone legate al gruppo criminale Monti, attivo a Cavalleggeri.

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