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Bagnoli, il Tar boccia il ricorso del Comune: commissariamento avanti

Palazzo San Giacomo voleva che l'articolo 33 del decreto Sblocca Italia venisse dichiarato illegittimo

Il sindaco de Magistris si era detto, nei giorni scorsi, fiducioso. Eppure l'esito del ricorso presentato dal Comune di Napoli al Tar, a proposito del commissariamento della bonifica di Bagnoli, si è rivelato negativo per Palazzo San Giacomo.

La sentenza del Tribunale Amministrativo è stata resa pubblica intorno alle 14 di oggi, 13 giorni dopo l'udienza tenutasi lo scorso 9 marzo, in cui peraltro il "soggetto attuatore" Invitalia – identificato attraverso il decreto Sblocca Italia dal governo – aveva chiesto che ad esprimersi nel merito fosse il Tar romano e non quello del capoluogo partenopeo.

La sentenza è al contempo un passo in avanti per i progetti sul quartiere in corso di definizione da parte della cabina di regia voluta dal commussario Salvo Nastasi, un passo indietro nell'ottica delle rivendicazioni dell'amministrazione e di comitati e movimenti di lotta locali, che hanno fin dal primo momento lanciato l'allarme su possibili mire speculative nell'area ex Italsider.

Ma è anche estremamente probabile tocchi a questo punto al Consiglio di Stato esprimersi sulla vicenda

BAGNOLI LIBERA - L'assemblea popolare del quartiere intanto annuncia battaglia al fine di "sfidare a viso aperto il commissariamento e costruire un nuovo progetto di governo e di vita per Bagnoli e la città". "Non sarà la magistratura a dire l'ultima parola sull'iniziativa autoritaria e criminale del governo e dei palazzinari su Bagnoli - scrivono - È necessario proseguire e allargare la mobilitazione popolare e la partecipazione, costruire un piano alternativo per Bagnoli a partire dai bisogni di chi vive la città".

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