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Città della Scienza, riecco l'autografo di Bradbury: si è salvato dal rogo

Lo scrittore di fantascienza raccontava, in "Farenheit 451", di un futuro in cui i libri venivano bruciati. Singolare proprio il suo autografo sia sopravvissuto al rogo di CdS del 4 marzo

Nonostante il rogo del quattro marzo scorso, è salvo. L'autografo di uno dei padri della fantascienza, Ray Bradbury, conservato a Città della Scienza, è perfettamente integro nonostante tutto ciò che lo circondava, quella notte, sia andato in fumo.

Nel suo romanzo più famoso, "Farenheit 451", Ray Bradbury – spentosi proprio un anno fa – immaginava un futuro in cui i vigili del fuoco, anzichè spegnere gli incendi, bruciavano i libri. Un mondo in cui la guerra alla cultura era un dovere delle istituzioni.

Singolare che in un episodio simile e purtroppo reale, proprio il suo autografo si sia salvato. Il ritrovamento, tra le macerie del centro scientifico, è recente: per Luigi Amodio, direttore della struttura, e per il suo staff, si tratta di "un sicuro segnale di rinascita".

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