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Bagnoli Bagnoli / Viale della Liberazione

Apple a Napoli, sempre più concreta l'ipotesi Bagnoli

Il primo centro di sviluppo app iOs per l'Europa, annunciato ieri, potrebbe essere ospitato dalle già cablate strutture dell'ex Nato. In lizza anche Scampia, San Giovanni e Pozzuoli

La sede per il primo centro Apple di sviluppo app iOs in Europa potrebbe essere l'ex Nato di Bagnoli. L'edificio, già cablato perché utilizzato fino a pochissimi anni fa, consentirebbe infatti al colosso dell'informatica di mettere in pratica il suo proposito di fare tutto con la massima rapidità.

L'ad della mela Tim Cook lancia il progetto con entusiasmo: "Siamo felici di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo". "Il fenomenale successo dell'App store – spiega – è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa".

Saranno in 600 i giovani che verranno formati all'app-economy nella struttura destinata a sorgere a Napoli. "La scelta di un istituto partner a Napoli – ha spiegato l'assessore al Lavoro del Comune, Enrico Panini – farà in modo che i giovani della città più giovane d'Europa abbiano una ragione in più per rimanere e contribuire allo sviluppo di Napoli".

Bagnoli quindi, ma anche altre le possibilità. In lizza ad esempio c'è anche Scampia, che però ha la sede dell'ateneo ancora in costruzione. Nel quartiere a Nord di Napoli l'istituto d'eccellenza Galileo Ferraris sarà sede, proprio in questi giorni, dell'inaugurazione di un progetto di network academy con un altro brand dell'informatica, la Cisco. Altre possibilità sono l'ex centro Olivetti a Pozzuoli, o i capannoni ristrutturati dell'ex Cirio a San Giovanni a Teduccio.

E mentre il governatore campano Vincenzo De Luca "non esclude" Apple possa puntare al quartiere flegreo, il presidente del consiglio Matteo Renzi pare ancora più deciso. "A Napoli l'area di Bagnoli da 23 anni è in condizioni ridicole. Eppure è un'area di grandissima potenzialità, un complesso che può richiamare investimenti, intelligenze da tutto il mondo – il parere del numero uno di Palazzo Chigi". "Noi abbiamo trovato tutto fermo perchè c'era il rimpallo tra comune, governo, regione – ricostruisce Renzi – Abbiamo nominato un commissario straordinario, gli abbiamo dato pieni poteri. Su questa linea c'è il presidente della Regione Campania De Luca, che quando c'è da fare le cose le fa, e io lo stimo per questo". La frecciata è diretta a Lugi de Magistris, contrario invece ad un commissariamento che vede come rivolto ad "accontentare mire speculative sull'area".

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