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Bagnoli, processo Eternit: ribaltato primo grado, 18 anni a Schmidheiny

La sentenza della Corte d'Appello di Torino ribalta il primo grado del processo Eternit: l'ex Ad è stato condannato a 18 anni. Possibilità di risarcimento per le vittime

L'appello del processo Eternit ribalta la sentenza di primo grado: l'ex amministratore delegato dell'Eternit Stephan Schmidheiny è stato condannato a 18 anni "anche con riferimento al disastro doloso a Napoli-Bagnoli e Rubiera". Così si è pronunciato Alberto Oggè, presidente della Corte di Appello di Torino.

Nel precedente grado di giudizio era stato invece stabilito che il reato per i due stabilimenti fosse estinto, e quindi che le parti civili non potessero ambire a risarcimenti. È aumentata quindi aumentata la condanna in appello per l'unico imputato rimasto a rispondere del reato di disastro doloso e omissione di cautele antinfortunistiche per la strage dell'amianto.
È stato invece dichiarato estinto il reato per il barone belga Louis De Cartier De Marchenne, deceduto due settimane fa, a 92 anni.

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