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San Ferdinando San Ferdinando / Via San Carlo

Protesta al Teatro San Carlo: a rischio anche il concerto di domani

Prosegue lo stato di agitazione al San Carlo, l'assemblea dei lavoratori chiede le dimissioni dei dirigenti

Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro San Carlo, che protestano contro gli effetti del dl Valore Cultura, che comporterebbe, secondo i sindacati una riduzione degli organici e degli stipendi. Dopo l'annullamento dell'inaugurazione della stagione sinfonica, dove era atteso il Capo dello Stato sabato scorso, rischia ora di saltare il concerto diretto da Jeffrey Tate in commemorazione del centenario di Britten, anche perché pare improbabile che ci sia il tempo per le prove.

La lunga assemblea dei lavoratori, iniziata dopo il Cda (che ha rimandato la decisione di aderire o meno al fondo previsto dal dl per il risanamento con relativi tagli e chiesto un incontro al Governo oltre ad una relazione alla sovrintendente sullo stato dei conti), conclusasi ieri a tarda sera tra tensioni, defezioni e diversità di vedute tra i sindacati, ha infatti scelto di proseguire nello stato di agitazione. In un documento, firmato genericamente 'assemblea dei lavoratori' che, si apprende, sarà solo oggi sottoposto alle segreterie dei sindacati, si definiscono 'generiche e insufficienti' le decisioni emerse dal cda e si dichiara ''una ripresa della normale attivita' lavorativa solo dopo le dimissioni del soprintendente (Rosanna Purchia, ndr) e della dirigenza'' responsabile, a giudizio dei lavoratori, ''di un fallimento gestionale''. Per la segreteria Sic Cgil Napoli e la propria RSU 'è sbagliato strumentalizzare la vertenza San Carlo contro la direzione in quanto il documento del cda è senza reali proposte finalizzate a che il decreto stesso non si applichi al San Carlo'' e in una nota chiede chiarimento formale a Fistel e Uilcom per le modalità di gestione della assemblea dei lavoratori che rimane comunque convocata in permanenza. (Ansa)

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