“Non posso che condividere la scelta del Presidente della Fondazione Teatro San Carlo, Luigi de Magistris, di non aderire al decreto Bray, una decisione presa non contro qualcuno o qualcosa, ma a tutela dei lavoratori del Teatro e per supportare l’azione di rilancio dell’Ente lirico stesso”. Ad affermarlo è David Lebro, Capogruppo al Consiglio comunale e Presidente di Campania Domani, nel corso della Commissione Cultura di stamane, in cui è stata affrontata la spinosa questione del Massimo Napoletano.

“La scelta di proporre una strada alternativa, -spiega Lebro-, attraverso un atto di responsabilità come il conferimento di alcuni beni immobili di proprietà comunale, è la strada giusta da seguire per stabilizzare, una volta per tutte, il percorso amministrativo dell’Ente. Ciò è parte integrante di un progetto più ampio di rilancio, che sarà approfondito e discusso, in tutti i suoi aspetti, già nei prossimi giorni in Aula consiliare. In ogni caso, la volontà politica che emerge, sancita anche nel documento firmato stamane, è quella di scongiurare ogni ipotesi di commissariamento”. L’auspicio a questo punto –conclude Lebro- è che si possa ritrovare quel sereno clima di collaborazione istituzionale, che negli ultimi giorni sembra essere venuto meno e che deve necessariamente essere ritrovato, per assicurare alla nostra città la difesa delle proprie istituzioni culturali”.

Intanto la nomina di Mariano Patti nel cda della Fondazione del Teatro di San Carlo è "una indicazione che sottolinea il ruolo del nostro Conservatorio nella vita istituzionale e culturale della città e rappresenta un riconoscimento per il lavoro compiuto da tutti noi, in questi mesi, per dare nuovo slancio alla funzione del San Pietro a Majella". É il commento di Achille Mottola, commissario del Conservatorio napoletano.