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Spari a Chiaia, il racconto della 19enne: "Solo a letto mi sono accorta di essere stata colpita"

La giovane è stata ferita da un proiettile vagante nel corso della sparatoria avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella zona della movida

"Ho sentito gli spari, la strada era affollata, sono scappata, una fitta mi ha lacerato la schiena. Pensavo di aver ricevuto una gomitata. Mi sono accorta di essere stata colpita solo quando sono arrivata a casa e mi sono messa a letto e ho visto che la macchia di sangue che si stava allargando".

Questo il racconto, fatto al suo avvocato e agli amici che sono andati a trovala all'ospedale Pellegrini, dalla studentessa napoletana di 19 anni, rimasta ferita sabato notte nella zona dei baretti a Chiaia da un proiettile vagante nel corso della sparatoria che ha funestato il fine settimana napoletano.

"Mia figlia è una vittima innocente. Non si può rischiare la vita solo per andare a bere qualcosa con gli amici - dice il padre della giovane a Il Mattino - . Era tornata poco dopo le tre di notte. È andata a dormire dalla nonna, che abita proprio di fronte a noi, ma prima mi ha chiamato. Era scossa, preoccupata. Mi ha detto: 'Papà hanno sparato, c'è stato un litigio, poi è arrivata una moto e ho sentito colpi a ripetizione. Io e l'amica che era con me abbiamo cominciato a correre, mi sono salvata per un pelo'. Dopo qualche minuto, però, mi ha richiamato: 'Papà, ho il pigiama sporco di sangue'. E allora siamo corsi verso l'ospedale".

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