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Messe e funerali negati, Padre Carmelo: "La religione è un bene primario più di caffè e sigarette"

"E' opportuno riaprire le chiese", spiega in un'intervista a NapoliToday il parroco della chiesa di Santa Lucia a Mare, concordando con la posizione della Cei

Il divieto di celebrare messe e funerali è stato finora rispettato dal mondo ecclesiastico, come richiesto dal Governo, per evitare la diffusione dei contagi da Covid-19. In vista della fase 2 che partirà dal 4 maggio, però, il dibattito sulla chiusura delle chiese è tornato d'attualità. La Cei (Conferenza Episcopale Italiana) ha infatti sostenuto la pericolosità di una chiusura prolungata dei luoghi di culto.

 NapoliToday ha intervistato padre Guseppe Carmelo, parroco della chiesa di Santa Lucia a Mare sul tema.

- Padre, qual è la sua posizione a proposito della denuncia della Cei sul governo che "impedisce la libertà di culto"?
"La denuncia della Cei contro il Governo mi ha fatto esclamare, finalmente. Lo aspettavo da tempo. E' opportuno riaprire le chiese. Lo abbiamo chiesto da subito. Le nostre chiese nei giorni feriali già non prevedevano assembramenti per le celebrazioni. La responsabilità ci ha permesso di agire sempre con massima sicurezza".

- Quali azioni ha messo in atto per evitare la diffusione dei contagi prima del lockdown generale?
"Avevamo già impedito lo scambio del segno di pace e la comunione veniva direttamente conferita sulle mani delle persone. Procedevo prima all'igienzzazione delle mani, anche quando distribuivo l'eucarestia".

- Come vi preparate alla fase 2 delle chiese (ancora non contemplata dal Governo). E come si potrebbero svolgere le funzioni senza far correre rischi a fedeli​?
"Ci eravamo in realtà già preparati per la riapertura. Ho comprato anche da tempo le colonnine per il gel igienizzante. Avevo disposto i banchi già in maniera opportuna per distanziare i fedeli. Ci teniamo tanto alla salute delle persone. Noi peraltro agiamo nella carità continuamente, ho distribuito già 280 spese per le famiglie, distribuiamo cestini per i senza dimora. Perchè non posso celebrare messa prestando molta attenzione?

- Cosa pensa delle parole di Papa Bergoglio che ha chiesto il rispetto delle leggi del Governo italiano, intervenendo in risposta alla posizione della Cei?
"Rispetto delle leggi ok, non celebro, rispetto, ma devo far presente che esiste questo disagio nostro e di tante persone che ce lo manifestano in molti modi. I fedeli fanno fatica a non potersi recare in chiesa. L'incontro con Gesù e con l'eucarestia sono fondamentali per i Cristiani. E' un bene primario ben più certo di sigarette e caffè. 

- Sta mantenendo rapporti con i fedeli e in che modo? 
"Stiamo celebrando due messe al giorno sulla pagina Facebook, Instagram e sul canale Youtube per chi non ha la pagina social, per far sentire i fedeli vicini alla loro chiesa".

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