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Chiaia Chiaia / Vico Belledonne a Chiaia

Disoccupato e indebitato dal gioco: si trasforma in rapinatore

Un 37enne residente nel quartiere Chiaia è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di rapina aggravata e sequestro di persona avvenuta lo scorso 26 luglio ai danni di una donna

I Carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno sottoposto sabato scorso a fermo per rapina aggravata e sequestro di persona un trentasettenne napoletano incensurato, M.M., residente in Salita Vetriera, nei pressi di Via dei Mille.

L'uomo è accusato di aver rapinato con un coltello una donna nell’androne di un palazzo in vicoletto Belledonne a Chiaia il 26 luglio scorso.

M.M. all'epoca dei fatti, lavorava come autista per una ditta campana che trasporta mozzarella di bufala e da un mese era in cassa integrazione. Il trentasettenne aveva però la passione per le scommesse sportive, nelle quali giocava grosse somme di denaro, tanto che la moglie gli aveva tolto la carta di credito e canalizzato gli acquisti.

In seguito alle indagini dei militari dell'Arma, l'ex operaio è ora gravemente indiziato che la sera del 26 luglio, armato di coltello e a volto scoperto, ha avvicinato una 59enne nell’androne di un palazzo, dopo averla pedinata in strada. M.M. avrebbe poi spinto la vittima nel corridoio dell’ingresso della palazzina dove abita la donna.

Qui sotto minaccia e dopo averla immobilizzata, le ha sfilato dal dito un anello d’oro con brillante, intimandole di salire con lui nel suo appartamento, con ogni probabilità per ultimare la rapina.

La pronta reazione della donna, però, come si legge su Cronache di Napoli, lo ha messo in fuga. La cinquantanovenne ha infatti reagito con forza, cominciando a gridare sul pianerottolo e suonando il campanello di un vicino di casa. Il rapinatore, dunque, si è allontanato in tutta fretta.

La vittima ha formalmente riconosciuto il rapinatore prima in fotografia e poi di persona. Con controlli successivi i Carabinieri hanno accertato che l’uomo aveva il vizio del gioco e nonostante avesse frequentato un centro di ascolto della Asl locale e partecipato ad una terapia di gruppo, ha continuato a giocare d’azzardo, contraendo debiti con diverse persone della zona e dopo essere stato licenziato, si era dunque trasformato in rapinatore.

Nella giornata di sabato, dunque, i militari lo hanno trovato in Via Medina e dopo le formalità di rito, lo hanno condotto nel carcere di Poggioreale.

 

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