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Ascensore nella Villa comunale, i tecnici: "Non verrà spostato"

Dopo le polemiche sollevate da alcuni comitati di cittadini, Metropolitana Napoli sottolinea che la costruzione è in regola e posta nell'unico luogo possibile. "Ma non sarà come ora, copriremo la struttura di specchi"

"Tutto regolare, è un progetto pluriapprovato. La struttura in cemento è provvisoria, sarà ricoperta di acciaio inox a specchio e rifletterà gli alberi verdi che saranno piantati di qui a poco, come il progetto di Boris Podrecca prevede". Così, a Repubblica, l'azienda che ha costruito l'ascensore "della discordia" nella Villa comunale, a pochi passi dalla Cassa armonica.

Alcuni comitati civici protestano per il cubicolo che ospiterà l'impianto destinato a trasportare i passeggeri della Linea 6, a loro parere troppo appariscente e soprattutto non in linea con i progetti originari. Ma l'azienda proseguirà con i lavori nonostante il sit in di protesta previsto per giovedì.

Novità anche da Palazzo San Giacomo. Oggi vertice tra i tecnici e l'assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese. La stassa Soprintendenza presto darà il suo parere. "È tutto regolare, abbiamo ogni autorizzazione possibile – spiega però a Repubblica il direttore tecnico della progettazione per Metropolitana di Napoli Antonio De Risi – e poi si trova a 50 metri dalla Cassa armonica, non è davanti. Il progetto di San Pasquale ha avuto l'ok dal Cipe e tutti i pareri favorevoli in conferenza dei servizi, più pareri e varianti accolte dalla soprintendenza per il lato su via Bausan, dove nascerà un altro ascensore. Per la Villa non ci sono mai stati problemi".

De Risi difende la scelta: "Tutta la scatola di stazione attraversa trasversalmente la Villa comunale. La posizione dell'ascensore e delle scale di uscita era obbligata. Quel vano si trova in corrispondenza del sottopasso, non poteva essere spostato né delocalizzato". La struttura, ad ogni modo, sarà esteticamente più gradevole: "Oggi si vede la struttura ma poi si mimetizzerà, rifletterà il verde, i passeggeri, è molto meno impattante dal punto di vista ambientale".

Una delle richieste dei comitati di cittadini era che la struttura anziché in cemento fosse in vetro. "È una falsa sensazione che il vetro sia trasparente – conclude ancora Antonio De Risi – per questo non è stata prevista in vetro. È un materiale che si sporca facilmente e comunque contiene una struttura portante in acciaio e i motori. Insomma, nemmeno il vetro è invisibile".

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