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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Casoria, la raccolta differenziata funziona. Ma i rifiuti arrivano dagli altri paesi

Montagne di spazzatura in alcuni punti della cittadina. I sacchetti lasciati dagli abitanti di paesi vicini, ove la differenziata non è mai partita, che li scaricano dalle loro auto. Il caso di Via Mazzini

Il Comune di Casoria, proprio due anni fa, aveva vinto una delle sfide più complesse in un territorio devastato dall’emergenza rifiuti. L’affidamento dei servizi di raccolta dei rifiuti alla società Casoria Ambiente – lo si può leggere in un comunicato del novembre 2008 - aveva portato in soli 4 mesi al raggiungimento e superamento dell’obiettivo del 25% di raccolta differenziata. Un dato inconfutabile considerata la densità urbana - oltre 85mila abitanti - che proiettava così Casoria tra i posti più virtuosi del Sud Italia.

Due anni dopo, la differenziata resiste. Da un mese poi, la raccolta ha visto uno step in più, ovvero la nascita del sacchetto dell’umido – prima i resti di cibo venivano raccolti nell’' indifferenziata' – con tanto di contenitori sotto ogni palazzo.

E sempre nel mese di ottobre, si è tenuta una conferenza stampa voluta dall’Amministrazione Comunale e dalla direzione della società Casoria Ambiente S.p.A. per fare il punto della situazione con tanto di prospettive future. “Due erano gli obiettivi da centrare con l’insediamento dell’Amministrazione Ferrara - ha spiegato il Presidente Passaro - il risanamento della Casoria Ambiente S.p.A. e la messa in moto della filiera del riciclo”. Obiettivi entrambi andati a buon fine. “Adesso siamo concentrati nella ricerca e nella messa a punto di nuovi strumenti per migliorare e potenziare i servizi offerti. Un primo esempio è rappresentato dal servizio porta a porta che verrà progressivamente esteso con l’allargamento a 17 mila famiglie contro le 12 mila attuali. Non solo, a giorni, sarà attivato un nuovo servizio: il servizio di raccolta a domicilio, previa prenotazione telefonica, degli sfalci e delle potature delle piante. Nelle prossime settimane, sarà attivato, a livello sperimentale, su una parte del territorio comunale, il servizio di raccolta porta a porta del vetro”.

Risultati importanti, dunque. Eppure in molte zone di Casoria nascono, crescono, sopravvivono montagne di rifiuti. Un esempio su tutti: Via Giuseppe Mazzini, strada che porta alla stazione ferroviaria e quindi molto frequentata dai pendolari.

Rifiuti Casoria novembre 2010

Qui un tempo esistevano due bidoni che l’amministrazione comunale - è accaduto anche alla vicina Afragola - ha deciso di eliminare. E in ricordo dei bei tempi andati, gente proveniente da altri paesi – ove la differenziata non è mai partita – per lungo tempo ha continuato, a mò di processione, a lasciare i propri rifiuti scaricandoli dalle loro auto in transito.

Le ruspe sono intervenute più volte nel punto incriminato, eliminando sì la spazzatura ma andando anche a danneggiare la strada che oggi mostra addirittura un tubo scoperto, appartenente a chissà quale conduttura. Nessuno però si è arreso e nulla è cambiato.

Tempo qualche mese, infatti, ed è sparito il cartello che ricordava a cittadini e passanti di non apporre più rifiuti lì per terra. La gente ha così ripreso l’insana abitudine, spostandosi in maniera furba qualche metro più in avanti. Oggi basta fare un giro tra i cumuli per notare sedie vecchie, giocattoli, abbigliamento, pantofole, colli di pellicce. Insomma, la lista è lunga. E scene analoghe si ripropongono in molti altri punti della cittadina lasciando posto a un solo pensiero: raccolta differenziata a Casoria sì, ma con beffa.

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