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“Napoli inquinata dalle navi da crociera”: la denuncia dei Verdi

"O il porto viene elettrificato, o l'ormeggio di queste navi va vietato", spiega Francesco Borrelli. Il motore ausiliario delle imbarcazioni, sempre acceso, inquina quanto 12.500 auto

Fumi scuri dalle enormi ciminiere: le navi da crociera ormeggiate nel porto di Napoli hanno i motori sempre accesi, con buona pace dell'impatto ambientale. “O il porto di Napoli viene elettrificato – denuncia il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – oppure bisognerà vietare l'ormeggio delle navi da crociera. Non è più sostenibile il livello d'inquinamento che ogni giorno scaricano sulla città”.

Una nave da crociera, stazionando per un anno col solo motore ausiliario acceso, inquina come 12.500 automobili a pieno regime. Un rapporto Apat del 2010 attribuiva infatti il 63% dell'inquinamento da ossido di zolfo di Napoli proprio alle navi in banchina che, non potendo spegnere il generatore ausiliario, generano emissioni senza soluzione di continuità.

"Assurdo che l'Autorità Portuale e tutte le amministrazioni locali, regionali e nazionali – continua ancora Borrelli – non siano intervenute. È oramai acclarato che le navi siano tra le prime cause dell'inquinamento dell'aria in città. Un'assurdità su cui abbiamo già chiesto una volta l' intervento della magistratura”. “Si pensa giustamente a ridurre il traffico per ridurre lo smog – conclude il responsabile dei Verdi – ma si lasciano libere le compagnie di inquinare l'aria con delle mega ciminiere accese giorno e notte”.

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