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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Pendino Pendino / Via Forcella

Paradossi di Gomorra, un commerciante dal boss: "Perché non mi chiedete più il pizzo?"

Si tratta di uno dei singolari episodi descritti dalle intercettazioni relative all'inchiesta sulla cosiddetta "paranza dei bambini" di Forcella

L'inchiesta sulla “paranza dei bambini”, la guerra tra giovanissimi esponenti dei clan Amirante-Brunetti-Giuliano-Sibillo ed i Mazzarella-Del Prete per cui martedì scorso sono state messe in manette 64 persone, si arricchisce di ulteriori particolari.

Le intercettazioni dipingono una “Gomorra” molto particolare, ricca di episodi inquietanti ma al tempo stesso singolari. Come la mancanza di esattori del pizzo che si verificò nell'agosto 2013. Addirittura, pare che un commerciante, di sua iniziativa, si presentò a pagare chiedendosi anche stupito come mai la rata settimanale non fosse stata riscossa.

“Pensa che è venuto un signore in mezzo là — racconta un giovane indagato del clan a telefono — e mi ha domandato. Ha detto: ma io cacciavo la 50 euro, non l’ho cacciata, perché me lo dicevano...”. A parlare del commerciante è una persona condannata a 16 anni per l’omicidio (a scopo di rapina) di una guardia giurata. Datato 2009, quando era minorenne.

Defezione tra addetti al racket dopo defezione, finisce che è necessario addirittura lavorare, per sbarcare il lunario. “No, ma se voi campate così, ma non durate neanche... Non vedete settembre. È meglio che, se dovete campare così, ve ne andate a lavorare tutti quanti – dice lo stesso protagonista della telefonata riportata precedentemente – Sono figure di m... a ripetizione. Non è fatta una, due, tre, quattro, cinque... Tenete figure di m... da tutte le parti”.

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