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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Trianon, la rabbia di De Simone: “Metteranno all'asta anche il San Carlo”

Il musicista, commediografo e regista interviene, con una provocazione, sulla prossima asta del teatro di Forcella. E attacca pesantemente la classe dirigente: "Politici da tre lire"

“Dopo il Trianon, anche il San Carlo sarà messo all'asta”. La provocazione è di Roberto De Simone, che interviene sulla crisi del teatro pubblico napoletano il 17 giugno prossimo per la seconda volta messo all'asta. Il suo attacco alla classe dirigente è determinato: “Questi politici da tre lire che ci governano – tuona il musicista, commediografo e regista – metteranno all'asta pure il San Carlo, tanto per questi signori che non sanno niente uno vale l'altro”.

“Il Trianon, che ha un'ottima acustica, è un patrimonio indiscusso della cultura napoletana – prosegue l'autore della Gatta Cenerentola, che peraltro lo inaugurò nel 2002 dopo la ristrutturazione – e su questo palcoscenico è passato il meglio dei nostri attori e grandi compagnie di sceneggiati e varietà. Ci lavoravano mio nonno e mio padre nelle compagnie dei Bruno, dei Di Maio, dei Cafiero-Fumo”.

“La cultura nella quale è intrappolata la realtà napoletana è ripiena di una visione sostanzialmente di destra – continua ancora De Simone – anche nelle sinistre che hanno adoperato lo stesso berlusconismo, autoritarismo e visione fascista della cultura. Davanti a questa situazione servirebbe solo una rivoluzione vera, non quella delle chiacchiere e della bandana in testa”.

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