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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gli sfollati del Vergilius protestano. Nella notte torna la corrente

Da dieci anni in quelle camere in seguito alla dichiarazione di inagibilità delle loro abitazioni. Ma il Comune non ha più erogato le risorse e il proprietario non ha pagato le bollette

Riattivata la scorsa notte la fornitura di energia elettrica nell'hotel Vergilius dove vivono venti famiglie e dove lo stop era stato determinato dal fatto che il Comune di Napoli, che in questi anni si è fatto carico del pagamento dell'albergo, in attesa dell'esito dell'inchiesta che intende accertare se tutti i cittadini sistemati in hotel ne hanno realmente diritto, non ha più erogato le risorse e di conseguenza il proprietario non ha pagato le bollette. La decisione, è scattata dopo che ignoti hanno violato i sigilli apposti sul contatore e hanno riattivato la corrente elettrica.

LA VICENDA - Allo stremo le famiglie che vivono da circa dieci anni nell'hotel Vergilius di Napoli in seguito alla dichiarazione di inagibilità delle loro abitazioni in via Carbonara e via Settembrini. Nelle stanze dell'albergo ci sono 20 famiglie per un totale di circa 140 persone di cui, come spiegato dai cittadini, molti anziani, persone con disabilità e bambini.

Ma pochi giorni l'albergo si è visto staccare la fornitura di energia elettrica perché il Comune, che in questi anni si è fatto carico del pagamento dell'albergo, in attesa dell'esito dell'inchiesta che intende accertare se tutti i cittadini sistemati in hotel ne hanno realmente diritto, non ha più erogato le risorse e di conseguenza il proprietario non ha pagato le bollette. Pertanto, le famiglie sono costrette a vivere a lume di candela, senza acqua calda e riscaldamento. "Qui - ha detto una donna - noi siamo gente per bene, paghiamo le tasse, non ci sono furbi. Viviamo in queste condizioni da dieci anni e ora siamo stanchi e umiliati. Chiediamo al sindaco di venire qui e vedere in che condizioni disumane viviamo non per colpa nostra, ma perché le nostre case sono inagibili" . Tra la gente monta la rabbia e ci si chiede perché non sono mai state messe in sicurezza le abitazioni. "Tutti i soldi che sono stati dati all'albergatore per ospitarci - dice una donna - li avrebbero potuti e dovuti utilizzare per sistemare le nostre case e invece li hanno gettati al vento per sistemazioni di fortuna che non possono essere permanenti". Il rischio maggiore, in assenza di elettricità, è che lenzuola o vestiti possano prendere fuoco a causa della presenza della candele accese.

LA STORIA DI ABDUL, 18 MESI - Combatte dalla nascita con un problema ai polmoni che gli impedisce di respirare correttamente. Questa la vicenda del piccolo Abdu che con la mamma Vera e due fratelli vive al terzo piano dell'hotel Vergilius. Abdul è nato con un parto prematuro. La sua unica casa, ad oggi, sono state le mura della stanza 310 dell'albergo. Vera e i suoi figli vivono in questa stanza da tre anni, da quando è stata allontanata dal quartiere di Pianura dove c'era stata una rivolta dei residenti che protestavano per la presenza ingombrante dei troppi immigrati. Una situazione di disagio che con la nascita di Abdul e la sua malattia per mamma Vera, arrivata in Italia e a Napoli anni fa dall'isola di Capo Verde, diventa ogni giorno più difficile. E ora, un'ulteriore complicazione. Niente energia elettrica alla truttura, e ciò impedisce a Vera di poter caricare regolarmente la macchina che serve a 'risucchiare' il muco che si forma nei polmoni e nella gola di Abdul impedendogli di respirare con regolarità. "Abdul - spiega la madre - deve poter utilizzare l'apparecchio quotidianamente e soprattutto la notte, momento in cui maggiormente si accumulano i muchi Ogni giorno mi aiutano le persone del negozio di detersivi qui vicino dove mi fanno attaccare la macchina alla corrente così da ricaricarla perché la notte è lunga e non posso rischiare di non poter utilizzare la macchina. Per fortuna - ha concluso Vera - siamo seguiti dai medici del Santobono, ma è certo che questo ambiente non fa bene alla salute di Abdul".

L'ENEL PRONTA A RIALLACCIARE L'ENERGIA - L'Enel è pronta a riallacciare la fornitura di energia elettrica all'hotel la cui richiesta di distacco - rende noto la società in una nota - "é pervenuta dall'albergo". L'Enel, nella nota, precisa che "non c'é stata alcuna cessazione per morosità ma che la fornitura è stata cessata dopo la richiesta esplicita pervenuta dall'albergo". Enel, inoltre, conferma che "la fornitura presenta effettivamente una morosità pregressa, ma le relative azioni di recupero credito non erano ancora state completate". La società rende noto che "in ragione della particolare situazione si dichiara disponibile al ripristino della fornitura su esplicita richiesta del cliente nelle more della risoluzione della situazione contingente". (Ansa)

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