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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vecchioni in piazza, non solo musica: Neruda, Pericle e Che Guevara

Bagno di folla per il concerto del Professore a sostegno del candidato sindaco de Magistris. Intona con la piazza Bella ciao e 'O surdato 'nnammurato, legge Neruda e Pericle. Sul palco anche Enzo Avitabile

Alle 19.30 piazza Dante è già gremita di gente. Si capisce immediatamente che l’evento sarà di grande portata, che in molti hanno risposto alla chiamata di Roberto Vecchioni arrivato da Milano, dove solo qualche giorno fa durante un concerto a piazza Duomo per il candidato a sindaco Pisapia aveva dichiarato che le nostre città saranno unite: “Agli amici, fratelli e compagni di Napoli ribadisco che Milano non è una città razzista. E lo dimostreremo con la vittoria del centrosinistra».

Sul palco anche l’attrice Rosaria di Cicco, gli Slivovitz, i Concerto musicale speranza e gli Gnut. Ma quando tocca al Professore l'aria si fa incandescente, Vecchioni rapisce la platea alternando musica a parole. Sceglie di Iniziare con una splendida poesia di Pablo Neruda “Ode alla Pace” per poi continuare con il discorso agli ateniesi sulla democrazia pronunciato da Pericle nel 461 a.C. ponendo l’accento su versi come “Qui il nostro governo favorisce i molti invece che i pochi e per questo viene chiamato democrazia” e “Un cittadino ateniese non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private” chiosando infine con un “ma questo Berlusconi non lo sa e probabilmente non è l’unico”. Un discorso che ha quasi 2500 anni, ma resta sempre attualissimo. 

Roberto Vecchioni in Piazza Dante per de Magistris - Foto di Viviana Graniero



Ancora ipnotizza il pubblico con il ricordo di Ernesto Che Guevara attraverso le lettere alla madre e poi, ovviamente, la musica. La sua musica appassionata e impegnata, le sue storiche canzoni hanno incendiato la piazza: “Sogna ragazzo sogna”, “Bandolero Stanco”, “Samarcanda”, per poi chiudere con il suo marchio di fabbrica, la sua canzone più amata “Luci a San Siro”. Anche il brano vincitore dell’ultimo festival di Sanremo “Chiamami ancora amore” ha riscosso grande successo tra il pubblico, composto da gente di tutte le età. Foltissima la presenza giovanile, alla quale è bastato che Vecchioni accennasse le prime note di Bella ciao per farsi trascinare, insieme alle generazioni precedenti, con commozione in questo canto della resistenza, inno dell’Italia unita. E poi la dedica speciale alla nostra città: Vecchioni, come aveva fatto a Milano la scorsa settimana, ha intonato ‘O surdato nnammurato, in una esplosione festosa di convivialità partenopea che non ha perso nemmeno per un solo momento la sua valenza d'impegno sociale.

Affiancando de Magistris, Il professore ha dichiarato di essere venuto a Napoli annullando tutti i suoi precedenti impegni perché “Luigi incarna Napoli come dovrebbe essere e come sarà” e insieme ironicamente (ma non poi così tanto) lanciano la campagna “Adotta un astenuto”, contro la sfiducia e l’insoddisfazione diffusa tra la gente che porta all’astensionismo.

A chiudere la serata ancora la musica. La verve e il ritmo inconfondibile di Enzo Avitabile, in scena con i bottari di Portico e Ntò dei cosang & poesia cruda, che ha fatto ballare e scatenare la piazza, ma anche riflettere, con brani come “Salvamm ‘o munno” e “Mane e mane”.

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