I rifiuti misti, classificabili come scarti della raccolta differenziata – cosiddetti “fine nastro” - sono stati scaricati e ammassati in capannoni industriali oppure accatastati in un’area recintata con muri alti oltre 4 metri, allo scopo di evitare che la discarica abusiva fosse visibile
I reati ipotizzati dalla Direzione distrettuali antimafia di Napoli nei confronti degli indagati sono associazione per delinquere e illecita gestione di rifiuti
In palio tre premi da 1.000 euro ciascuno rispettivamente per una tesi di Laurea Magistrale e per una tesi di Dottorato che riguardino i temi della criminalità organizzata, dei traffici criminali, della corruzione e delle economie illegali
Tra le accuse anche falso e truffa ai danni dell'Ente Pubblico. Nell'inchiesta risultano indagate altre 17 persone. Il valore complessivo delle aziende sequestrate è di 3 milioni di euro.