Secondo alcuni questo piatto sarebbe nato all'inizio del XX secolo nei Quartieri Spagnoli, quando il rione era sede di "case di piacere". Un giorno il proprietario di una di queste “dimore” inventò questa pietanza dal nome colorito per rifocillare i suoi ospiti
E'il piatto che festeggia la resurrezione di Cristo. Le strisce di pane che ingabbiano le uova semisommerse nell’impasto, rappresentano la croce su cui morì Gesù, mentre l'aspetto anulare è un richiamo alla ciclicità insita nella resurrezione pasquale
L'archeologo Arya va alla scoperta dei sotterranei partenopei: dalla Crypta Neapolitana alla Piscina Mirabilis, dai cunicoli di Napoli Sotterranea al teatro romano di Neapolis, dalla Galleria Borbonica agli Ipogei Greci funerari e al Cimitero delle Fontanelle
Questo frutto esotico spesso ricorre nell'iconografia napoletana con un duplice significato: la vita e la morte. Ma è anche legato alla massoneria, e nella simbologia cristiana rappresenta la fede e la fecondità
Secondo alcuni storici, i "panzarotti" deriverebbero dalle "croquettes di patate", un piatto nobile della Francia angioina dell’XVIII secolo. I napoletani lo avrebbero, poi, trasformato in un cibo da gustare in strada e venduto nel "cuoppo fritto”
Secondo una leggenda sarebbe stato un mago di nome Chico giunto a Napoli nel XIII secolo con l’obiettivo di ideare un piatto che rendesse felici i napoletani
Si racconta che nel nosocomio circoli il fantasma di un vecchietto che ama chiacchierare con le persone. L'anziano è in cerca della moglie ricoverata per un'operazione e deceduta anche lei
Tra le tante leggende di Napoli ce n’è una che forse non tutti conoscono: La Strega del Vesuvio. A questa figura mitica si ispirò il disegnatore americano Carl Barks che nel 1961 diede vita al celebre personaggio delle avventure di Zio Paperone
Ad avere inventato questa deliziosa ricetta sono stati i fornai che per utilizzare lo “sfriddo”, cioè i ritagli della pasta con cui avevano appena preparato il pane da infornare, univano a questi avanzi la ‘nzogna (la sugna) e il pepe, dando vita a una ciambella intrecciata che infornavano insieme al pane
Per la buona riuscita del piatto bisogna utilizzare un lardo di qualità (di colonnata o maiale nero casertano): deve essere essere quello di pancia e deve essere “allacciato” cioè battuto con la mezzaluna e il coltello sul tagliere fino a ridurlo a crema
Eduardo De Filippo in "Natale in Casa Cupiello" diceva: "Io lo so che quando si fanno i fagioli in casa mia si fanno che possono bastare per tre giorni, perché ci piace di mangiarli freddi al giorno appresso, e pure riscaldati la sera..'a matina pe'merenda”
Agli inizi del Seicento, per influsso della controriforma, la città di Napoli vide un forte incremento dei suoi santi protettori raggiungendo il numero record di 52
L'edificio ospita la struttura sanitaria dagli anni Venti occupando un'area del complesso religioso che include la chiesa di Santa Maria Egiziaca all'Olmo