A sottoscrivere l'insolita missiva è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del Comitato per il Trasporto pubblico, che è sceso in campo più volte sulla vicenda, anche con un sit-in organizzato in piazza Fuga e con un'apposita petizione popolare on line al sito https://www.change.org/p/vogliamo-metro-e-funicolari-in-funzione-fino-alle-due-di-notte che ha già ha raccolto oltre 1.700 firme
" Invece di attendere iniziative da Roma per consentite il transito gratuito sulla Tangenziale di Napoli, ad alcuni caselli e per determinate fasce orarie, con provvedimenti che, fino ad oggi, non sono ancora arrivati e tantomeno potranno arrivare in giornata, con la previsione di un sabato infernale per il traffico sia diurno che notturno, sarebbe stato molto più utile attivarsi per tempo al fine di consentire che funicolari e metrò funzionassero fino alle due di notte, in modo da permettere ai tanti che vogliono trascorrere il sabato sera fuori casa di potersi muovere senza utilizzare i mezzi propri
Nonostante oramai siamo in pieno autunno, non possiamo che prendere atto che per funicolari e metrò resta ancora in vigore, per l'ultima corsa, l'orario estivo, anche nei fine settimana. Difatti pure questo sabato le due funicolari, quella Centrale e quella di Chiaia continueranno ad effettuare l'ultima corsa alle 22:00, invece che prolungare l'orario fino alle 2 di notte. Stesso discorso per il metrò collinare che non prolungherà il servizio nelle prime ore notturne. Per il trasporto su ferro a Napoli resta dunque in vigore l'orario di apertura, pubblicizzato anche sul sito web dell'ANM, vale a dire dalle 07:00 alle 22:00, tutti i giorni e per tutte le quattro funicolari gestite dall'azienda di mobilità napoletana, comprese dunque anche quelle di Montesanto e di Mergellina, mentre la linea 1 della metropolitana continuerà ad effettuare le sue corse dalle 6:00 alle 23:15
Un'altra brutta notizia riguarda la stangata sul ticket di viaggio per la corsa singola. Aumento che dovrebbe partire dal 1° novembre prossimo ma con un importo ancora da definire e con la possibilità di acquistare i biglietti direttamente sull'autobus dal conducente. Una soluzione anche questa che non convince, sulla base delle difficoltà che potrebbero sorgere, specialmente in considerazione della configurazione delle strade del capoluogo partenopeo, molte delle quali hanno carreggiate già poco ampie e in molti casi ulteriormente ridotte dalle strisce blu disegnate su un lato se non addirittura su entrambi i lati della carreggiata. Di talché quest'ultima risulta talmente ridotta da costringere gli automezzi a transitare in fila indiana. Dunque, mentre il conducente, con l'autobus fermo, venderà i biglietti a coloro che ne sono sprovvisti, si rischia la formazione di lunghe file di autovetture al seguito con conseguenze immaginabili
Petizione per il prolungamento degli orari ancora aperta da sottoscrivere al link:
https://www.change.org/p/vogliamo-metro-e-funicolari-in-funzione-fino-alle-due-di-notte
Per stasera non è arrivata alcuna disposizione da parte dei vertici dell'azienda sul fatto che venisse ripristinato l'orario fino alle 2:00 di notte. Dunque gli impianti in questione, in questo ultimo sabato di settembre, effettueranno l'ultima corsa alle 22:00
Spiegate anche le modalità con le quali si svolgerà la manifestazione. Ad un segnale, dato con un fischietto, tutti i partecipanti si “congeleranno” rimanendo fermi con lo sguardo esterrefatto e preoccupato puntato verso l’orologio posto nella sala antistante a quella d'attesa, in assetto di corsa o aggrappati alle porte d'accesso della stazione della funicolare, come se non volessero farle chiudere, con una coreografia che simula ciò che potrebbe accadere ai viaggiatori laddove si anticipasse la chiusura del sistema di trasporto pubblico su ferro. Dopo qualche minuto, ad un secondo segnale si riprenderà l’assetto abituale.
Oramai non si contano più gli stop, determinati da un "guasto tecnico" alla funicolare Centrale. Quello di stasera, avvenuto dopo la corsa delle 19:10, in un'ora di punta, determinato da un guasto tecnico all'apertura delle porte, con il ripristino avvenuto dopo quasi un'ora, con la corsa delle 20:20, se ho mantenuto bene la contabilità, dovrebbe essere il nono della serie. Il tutto in meno di due mesi dalla riapertura, visto che le corse sono riprese il 22 luglio scorso, dopo quasi un anno di fermo per i lavori di revisione ventennale. Davvero troppo, per un impianto il cui ammodernamento è peraltro costato alla collettività circa sette milioni e mezzo di euro
Stamani l'impianto, che ogni giorno feriale trasporta mediamente tremila persone all'ora e ventottomila nell'intera giornata, era chiamato alla prova del fuoco. Infatti era il primo giorno, dopo la lunga pausa estiva, che la funicolare Centrale avrebbe funzionato con un'utenza quasi a regime, a seguito della ripresa di buona parte delle attività lavorative e della riapertura degli esercizi commerciali
Dopo l'inaugurazione, con una corsa riservata alle autorità e rappresentanti degli organi d'informazione, la direzione decideva di anticipare l'apertura al pubblico alle ore 12:00, invece che alle 12:30, come comunicato originariamente. Dunque la prima corsa partiva alle 12:10. Ne seguiva un altra mista e poi alle 12:30 la corsa diretta. A questo punto accadeva quello che nessuno avrebbe mai immaginato. La corsa delle 12:40 non partiva e le porte di accesso alle sale d'attesa venivano chiuse al pubblico. Corsa saltata dunque. Ma le sorprese non finivano qui, perché saltava anche la corsa delle 12:50 e quelle successive
L'unica nota stonata, nel giorno della riapertura al pubblico, resta la corsa inaugurale, annunciata per le 10:00, alla presenza di alcuni esponenti dell'amministrazione comunale e riservata ai rappresentanti dell'informazione, con una visita ai locali della stazione superiore. Se si fosse rinunciato a questa sorta di passerella, le corse potevano riprendere per tutti sin dalle prime ore del mattino
La proposta: Perché l'azienda non procede, per le funicolari partenopee, laddove a tanto non ostino le vigenti normative, a delle assunzioni a tempo, per il solo periodo estivo, di personale idoneo per sopperire all'assenza di coloro che vanno in ferie?
E' dal 1° agosto dell'anno scorso che perdura questo stato di cose, con danni incalcolabili per la collettività. Oltre che per gli utenti, studenti e lavoratori principalmente, anche per il terziario commerciale. Tantissime le attività che hanno subito ripercussioni da questa chiusura, a partire da quelle poste nelle aree limitrofe alle stazioni, che fruivano del forte incremento dato alle vendite dal passaggio delle tante persone che da piazza Fuga arrivavano a piazza Duca D'Aosta e viceversa, anche attraverso le stazioni intermedie del Petraio e del Corso Vittorio Emanuele
In un articolo, pubblicato oggi sul quotidiano "Il Mattino", la data esatta della riapertura è tornata di nuovo nel vago. Infatti sul suddetto quotidiano si legge: "Il taglio del nastro, secondo ANM, è previsto tra il 20 e il 22 luglio".