Notizie su Cucina napoletana
La ricetta della “Genovese alla Vomerese”
È una variante originale, tipica del Vomero, della classica Genovese napoletana, che prevede l’utilizzo delle tagliatelle al posto dei mezzanelli o delle penne rigate
La storia del riso, lo "sciacquapanza" della cucina napoletana
Spaghetti con le cozze alla “puzzulana”: la ricetta
Per la per la buona riuscita del piatto è fondamentale utilizzare cozze di scoglio e non di allevamento
Dove mangiare il vero “coniglio all’ischitana”: le 5 migliori trattorie dell’Isola Verde
Da "Il Focolare" a "Il Bracconiere", da "La Taverna Verde da Morzariello" a "La Capannina" al "Ristorante Olimpo": ecco un elenco di taverne dove mangiare il miglior coniglio in fossa all'ischitana
Kebab, sushi e muffin nella cucina napoletana
Zia Flavia Food&Boobs e le prime 4 cose da fare a Napoli
“Miezi paccheri alla capa ‘e ‘mbrello”: la ricetta napoletana
"Si ‘na capa ‘e ‘mbrella" è un modo di dire napoletano utilizzato per sottolineare a qualcuno che ha agito in modo grossolano e “a casaccio”. Probabilmente il piatto ha preso questo nome perchè “a casaccio” sono stati scelti i suoi ingredienti
Nennella sbarca a Milano: da settembre l'apertura del locale accanto a Gino Sorbillo
La storica trattoria napoletana dei Quartieri Spagnoli sbarca nel capoluogo lombardo
Pastetta di cicinielli: la ricetta napoletana
Sono molto diffuse nell’isola di Ischia, dove il termine “ciciniello” viene utilizzato anche per indicare una persona molto magra che ricorda, appunto, questi piccolissimi pesci
"I calamaretti alla napoletana": la ricetta tradizionale
Per la buona riuscita dei "piatti di mare" è consigliabile sempre l'acquisto di pesce fresco
“Genovese di mare": la ricetta napoletana
Si tratta di una versione della classica pasta alla genovese, piatto tipico della tradizione culinaria partenopea. Una pietanza fresca e gustosa, ideale per le calde giornate estive
Cucina napoletana: l'incidente che fece scoprire la "zuppa inglese"
Calamarata napoletana: la ricetta tradizionale e delle sue varianti
Il curioso nome fa riferimento sia al tipo di pesce, protagonista del piatto, che al tipo di pasta utilizzato: i paccheri ricordano, infatti, la forma dei calamari tagliati ad anelli
La Caponata napoletana: storia e ricetta del piatto estivo
Base di questa pietanza semplice ma dal gusto ricco è la fresella, un pane biscottato oggi consumato soprattutto in estate, ma che per secoli è stato l’alimento principale dei marinai e viaggiatori che lo mangiavano al posto del pane fresco
La “frittata di scammaro”, la frittata napoletana senza uova
Il piatto fu ideato per essere consumato nei giorni di Quaresima, quando c’era l'obbligo di mangiare senza assumere proteine animali. “Scammaro” significa, infatti, “di magro”
Zucchine alla scapece, sapete perchè si chiamano così?
Secondo alcuni il nome deriverebbe dal suo ideatore, un cuoco dell’antica Roma di nome Marco Gavio Apicio vissuto sotto l’imperatore Tiberio
"Spaghetti alla puttanesca", perchè si chiamano così: storia e ricetta del piatto napoletano
Secondo alcuni questo piatto sarebbe nato all'inizio del XX secolo nei Quartieri Spagnoli, quando il rione era sede di "case di piacere". Un giorno il proprietario di una di queste “dimore” inventò questa pietanza dal nome colorito per rifocillare i suoi ospiti
Pasqua napoletana, la differenza tra tortano e casatiello
A Napoli arriva la Settimana del Ragù
Cucina napoletana, ecco come nasce il "sanguinaccio" moderno
Fritta o con le scarole, perchè alla Vigilia di Natale si pranza con la pizza
Come usanza vuole, la Viglia è di magro: i napoletani preferiscono “preparare” lo stomaco e mangiare “leggero” in vista della grande “abbuffata” del 25 dicembre. A cena un menù a base di pesce e verdure, e a pranzo? Uno spuntino “light” con la pizza
“Tondo napoletano”, panino fritto con hamburger dedicato ai quartieri di Napoli
Cinque le varianti, per un'idea che nasce dall'incontro tra l’astro nascente della pizzeria, Isabella De Cham, ed il giovane macellaio 3.0 Antonio Di Sieno
Baccalà fritto, origini e ricetta del piatto natalizio
Fu importato per la prima volta nella penisola nel periodo delle Repubbliche Marinare grazie ai collegamenti dei nostri mercanti con i mercati del nord. A Napoli iniziò a diffondersi agli inizi del 1500 come "pietanza per i poveri"
Perché lo struffolo napoletano deve essere piccolo piccolo: storia e ricetta del dolce natalizio
Ad averli portati nel Golfo di Napoli pare siano stati i Greci al tempo della fondazione di Partenope. Il nome “struffolo”, infatti, deriverebbe dal greco “strongoulos” (arrotondato) e “pristòs” (tagliato): pallina arrotondata e tagliata