I datti dell'Associazione verace pizza napoletana: "Nella città metropolitana di Napoli ha ripreso il 30 per cento delle attività. Segnali importanti dai cittadini. Dal 4 maggio torna anche l'asporto"
Al centro di Napoli, la quasi totalità degli esercenti non ha colto l'opportunità del delivery: "In queste condizioni, con i fitti che paghiamo, ci andiamo solo a perdere"
“Giusta la decisione di quelle aziende al collasso che hanno scelto di non riaprire. La stanchezza mentale è tanta, le pressioni ancor di più, ma non bisogna avvilirsi!”. L’intervista all’imprenditore Enrico Schettino
"Per i pizzaioli è diverso perché hanno tutta la giornata a disposizione rispetto a noi. Se volessimo sfruttare poi i delivery dovremmo dare a loro il 30% del guadagno e non rientrare con tutte le spese di gestione", spiega Ciro Poppella
Il primo cittadino: "Incomprensibile che la Regione impedisca consegne a domicilio. Abbiamo seguito gli esperti, ma molti di loro hanno sottovalutato il pericolo"
Il titolare della catena 'Antonio La Trippa' commenta sulla possibilità di ripartenza parziale della ristorazione: "Servirà ai locali a conduzione familiare, ma per chi fa grandi numeri sarebbe una perdita e metterebbe a rischio i dipendenti. I colossi della pizza lascino spazio ai piccoli imprenditori"
"La nostra pizza è sicura, cuoce a 450 gradi, viene poi chiusa direttamente nel box avvolta in una pellicola e consegnata al fattorino. Zero i rischi e terrebbe incollate le persone a casa", spiega a NapoliToday Sorbillo
"Ho inoltre proposto di organizzare un servizio delivery convenzionato con i tassisti. Sarebbe un piccolo segnale di ripartenza a rischio zero di contatti sociali", spiega il coordinatore di Forza Italia Napoli
Lettera aperta del proprietario della catena Giappo sushibar, che lamenta una disparità di trattamento in Campania, rispetto alle altre regioni italiane, per quanto concerne il divieto di consegne a domicilio per ristoranti, bar e pasticcerie