Yebda, scontro con il Napoli: "La società mi deve ancora 100mila euro"
L'ex calciatore azzurro racconta di vantare dal club un credito relativo al premio presenze della stagione 2010-11: "Sono un tifoso del Napoli e un professionista. Ci sono rimasto malissimo"
Hassan Yebda vuole portare il Napoli in tribunale. Intervistato dal Mattino, l'algerino che militò tra le file degli azzurri nel campionato 2010-11 racconta di vantare un credito di 100mila euro dalla società.
"Avevo un premio da circa 100mila euro nel caso in cui avessi giocato più di 20 partite – racconta il centrocampista adesso in forza ai portoghesi del Belenenses – In quella magica stagione raggiunsi quel traguardo ma questa somma non mi è mai stata versata".
Yebda è molto attaccato al Napoli. Quella stagione fu memorabile e gli azzurri guidati da Walter Mazzarri si qualificarono per la prima Champions dell'era De Laurentiis. Eppure dopo tutto questo tempo – a detta del calciatore – la promessa di quei 100mila euro non è stata mantenuta.
"Ho sempre creduto che avremmo trovato una soluzione e che il Napoli mi avrebbe pagato – racconta il giocatore – Ho raggiunto una volta telefonicamente il presidente De Laurentiis, mi ha detto che non poteva parlare e di richiamare. Poi mi ha detto che lui si occupa solo di cinema e non dell'aspetto calcistico, ma so benissimo che non è vero e ci sono rimasto male. Io avevo un ottimo rapporto con lui, sono rimasto molto deluso".
"Non ne faccio un discorso economico, ma di professionalità – racconta il ragazzo – mi ha fatto male perché sono un tifoso del Napoli e un professionista. Ci sono rimasto malissimo dal punto di vista umano perché ho aspettato sempre in buona fede".
