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Torino-Napoli, il momento dei granata di Mazzarri e le loro caratteristiche

I piemontesi puntano ad entrare in Europa dalla porta principale. Vengono dalla sconfitta esterna col Parma

Archiviare la delusione per il mancato accesso alla fase a gironi dell’Europa League, doppia sconfitta contro il Wolverhampton dell’ex milanista Cutrone nell’ultimo turno dei preliminari, per concentrarsi sulla disputa di un campionato da protagonisti che consenta di guadagnare l’accesso alla prossima edizione dei trofei continentali dalla porta principale. Questo l’obiettivo del Torino che non nasconde l’ambizione di migliorare il settimo posto conquistato nello scorso maggio per continuare la sua scalata verso i quartieri nobili della classifica.

In sede di campagna acquisti il presidente Cairo ha operato ogni sforzo possibile per consegnare al riconfermato Mazzarri una rosa quantitativamente ampia e qualitativamente migliorata che consentisse al tecnico di operare le opportune rotazioni senza mai abbassare la qualità della formazione in un’annata che si prospetta lunga e faticosa. La positiva conclusione dell’operazione Verdi nell’ultimo giorno di trattative per una cifra complessiva di venticinque milioni tra prestito e obbligo di riscatto, acquisto più caro nella storia del club, testimonia in maniera evidente la volontà della società e se l’ex Napoli riuscirà a trovare la necessaria continuità e ad esprimersi sui livelli raggiunti a Bologna rappresenterà l’elemento in grado di fare la differenza sulla trequarti sia in termini di assist che di gol.

Dal punto di vista tattico l’allenatore toscano non si discosta dai suoi principi e schiera la squadra secondo i dettami del 3-4-2-1 che può trasformarsi in un 3-5-2 in fase offensiva o in 5-3-2 in quella difensiva. L’intensità agonistica si conferma peculiarità pregnante di un gruppo che dopo l’ottima partenza ha accusato una doppia battuta d’arresto contro Lecce e Sampdoria per poi tornare al successo contro il Milan grazie ad una ripresa arrembante che ha permesso di ribaltare, nel breve volgere di quattro minuti, l’iniziale vantaggio rossonero. In porta Sirigu si conferma elemento in grado di conferire sicurezza e affidabilità al reparto arretrato nel quale Izzo deve confermarsi sui livelli che gli hanno spalancato le porte della nazionale di Mancini. In una linea mediana nella quale Rincon e Meité garantiscono corsa, dinamismo e interdizione spetta a Baselli, atteso alla definitiva consacrazione, assicurare qualità e un buon numero di reti grazie al notevole tempo d’inserimento in zona gol. Buona parte delle sorti del sodalizio piemontese si legano al rendimento e alle capacità realizzative di Andrea Belotti che, nella stagione che si concluderà con i campionati europei, continua a segnare con impressionante regolarità in campionato, cinque i centri a referto per il Gallo, dopo le reti realizzate nelle sfide continentali. Arma importante quella delle palle inattive, situazione tattica sulla quale la notevole fisicità e l’ottima scelta di tempo di alcuni elementi rendono particolarmente pericolosa la compagine granata.

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