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Mercoledì, 27 Settembre 2023
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Tensione Napoli-Bologna per Britos

I procuratori del difensore uruguagio litigano con la società felsinea perchè vogliono trasferirlo in azzurro

Ecco quanto si legge oggi su Stadio, l'edizione bolognese del Corriere dello Sport, evidenziato da Napoli Today, sulla trattativa Britos-Napoli: "Una litigata dopo l’altra, Carmine Longo da una parte, Paco Casal e Daniel Delgado dall’altra, a sentire qualcuno sarebbero quasi alle minacce i tre, che hanno un rapporto di lavoro lungo anni e anni. Qual è il motivo del contendere? Miguel Angel Britos. Perché Casal e Delgado vogliono portarlo in tutti i modi al Napoli, sotto le pressioni quotidiane sia di Bigon che di Mazzarri, e perché Longo non vuole sentire ragioni, “a giugno facciano quello che vogliono ma ora no, se dipenderà da me Britos non lascerà mai il Bologna a gennaio”. E sotto sotto non nasconde la sua rabbia anche nei confronti del Napoli, che manda avanti i procuratori e non gli chiede direttamente il difensore uruguaiano. E’ intuibile quale sia il motivo per il quale Longo non vuole mollare Britos in questa sessione di mercato: al di là del rendimento che il ragazzo sta assicurando giornata dopo giornata ad Alberto Malesani, la sua partenza sarebbe un segnale estremamente negativo inviato alla squadra. Senza dimenticare anche quello inviato alla gente, che di sicuro accetterebbe male questa cessione. Tra l’altro c’è un altro particolare che fa arrabbiare Longo: Casal vorrebbe trasferire Britos al Napoli alle sue condizioni economiche (diciamo sui 7 milioni di euro), solo per il fatto che una parte del suo cartellino appartiene al procuratore. Che nel caso in cui non riuscisse a chiudere subito questa operazione, vorrebbe battere cassa a fine mercato con il Bologna sia per l’adeguamento economico dell’ingaggio che per l’allungamento del contratto. Al di là di Longo, che questo Bologna non vada toccato lo hanno già detto anche Malesani e Marco Di Vaio, ma se Casal e Delgado torneranno alla carica, come è facile prevedere, dovranno essere Massimo Zanetti e l’intero consiglio a fare orecchie da mercante e rispedire al mittente le proposte del Napoli, via procuratori. Fin qua il numero uno di Segafredo ha dichiarato un paio di volte che per niente al mondo il Bologna lascerà partire a gennaio i suoi gioielli, e c’è da credergli, perché nel caso in cui non fosse così ecco che sul piano dell’immagine Zanetti non ne uscirebbe bene sia agli occhi della squadra che a quelli della gente di Bologna. Senza dimenticare una cosa: se Britos non l'ha venduto Sergio Porcedda, nonostante poi l’uomo di Cagliari non avesse neanche i soldi per pagare stipendi e Irpef, perché mai dovrebbe cederlo Zanetti. Va detto che per il momento il Bologna non sembra avere ancora la struttura per poter blindare i suoi gioielli, la stabilità e la forza economica potranno e dovranno arrivare col tempo, ma ci mancherebbe solo che a metà campionato, con la salvezza tornata più lontana dopo la nuova penalizzazione di 2 punti, il Bologna mollasse i suoi giocatori migliori solo per fare cassa".

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