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Rosati: "Lavezzi mi ha impressionato più di tutti"

Il nuovo portiere del Napoli racconta i suoi primi 30 giorni da azzurro

Il nuovo portiere del Napoli Antonio Rosati ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco quanto evidenzia Napoli Today:

Barcellona. Un’amichevole di prestigio che servirà al Napoli per assaggiare il clima Champions: quali sono le sue sensazioni?

«Innanzitutto, debbo dire che è proprio per giocare gare del genere che ho scelto di venire a Napoli. Sarà sicuramente emozionante sfidare Messi e tutti i campioni a disposizione di Guardiola».

Rosati, protagonista a Maiorca, partirà dalla panchina. Come si sente nel ruolo di vice De Sanctis?

«Ero perfettamente consapevole di quello che mi aspettava. Tra l'altro, Morgan è un grandissimo portiere, quindi sto cercando di rubare qualche segreto da lui. Poi, se ci sarà spazio per mettermi in mostra, cercherò di fare del mio meglio».

Come mai ha preferito venire a fare il dodicesimo a Napoli piuttosto che una maglia da titolare altrove?

«Dopo tanti anni a Lecce era arrivata l'ora di cambiare aria. Sono reduce da una promozione in A e dalla splendida salvezza ottenuta in Puglia. Volevo dare una svolta alla mia carriera, il progetto che mi è stato illustrato dal Napoli mi ha convinto. Desideravo confrontarmi con una piazza ambiziosa».

A proposito, come è stato il suo impatto con il San Paolo?

«Quando venivo in questo stadio da avversario, mi caricavo in maniera particolare. Giocare a Fuorigrotta con la maglia del Napoli è diverso, dà tanta adrenalina ma soprattutto ti responsabilizza. Sai di non poter sbagliare, nemmeno in amichevole, perché la tifoseria è calorosa ed esigente».

Con le parate di Maiorca si è già accattivato le simpatie del pubblico. Ora tutti si chiedono come mai Rosati sia arrivato alla ribalta solo a 28 anni. Lei come se lo spiega?

«In Italia si fa fatica a dare fiducia ai portieri giovani, purtroppo. Per quanto mi riguarda, debbo ringraziare Zeman per avermi fatto esordire in A. Poi, è stato De Canio a promuovermi titolare in pianta stabile. Se lo avessi incontrato prima, avrei fatto una carriera diversa».

Con il Napoli riuscirà a togliersi le soddisfazioni che sin qui le sono mancate?

«Lo spero, siamo un'ottima squadra. Però, preferisco evitare voli pindarici. Diciamo che puntiamo ai primi cinque posti in campionato e a fare strada in Europa».

Quale compagno l'ha impressionata di più in allenamento?

«Qui il livello medio è molto alto. Mettiamola così: dopo il gol che mi ha segnato lo scorso anno, ho capito che Cavani era meglio averlo come compagno che come avversario. Tuttavia, Lavezzi è quello che mi ha colpito maggiormente. In pochi giorni ha già fatto vedere di cosa è capace».

Il Pocho è cresciuto nel mito di Maradona. Qual era invece il modello di Rosati?

«Angelo Peruzzi, anche se come caratteristiche siamo molto diversi. Poi, logicamente, ho imparato ad apprezzare Buffon. Per me lui è il miglior portiere di tutti i tempi».

 

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