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Ricorso alla giustizia ordinaria, rischio penalizzazione per la Juve?

Nuovi scenari per il club bianconero e per il campionato italiano potrebbero aprirsi dopo la pronuncia del Tar del Lazio sul ricorso presentato dai piemontesi

Il ricorso respinto dal Tar della Lazio e presentato dalla Juve per chiedere un maxi-risarcimento del danno subìto a seguito degli effetti di 'Calciopoli', potrebbe aprire nuovi scenari per i bianconeri e per il campionato italiano.

Nella motivazioni della sentenza, infatti, si legge che “il Tar non può pronunciarsi se lo ha già fatto il collegio arbitrale“. Ora i piemontesi potrebbero anche rischiare una penalizzazione in classifica (ipotesi al momento remota) per una presunta violazione della clausola compromissoria, come spiega in maniera dettagliata il portale News Superscommesse.

"Ricorrendo alla giustizia ordinaria - si legge su News Superscommesse - la Juventus ha violato la disposizione contrattuale che impone alle società ed ai tesserati di non ricorrere alla giustizia ordinaria per tutte le controversie riguardanti l’attività sportiva, facendosi giudicare dagli organi previsti dalla FIGC. Infatti, secondo l’art. 30 dello statuto federale: 'I tesserati, le società affiliate e tutti i soggetti, organismi e loro componenti, che svolgono attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevanti per l’ordinamento federale, hanno l’obbligo in ragione della loro appartenenza all’ordinamento settoriale sportivo o dei vincoli assunti con la costituzione del rapporto associativo, di accettare la piena e definitiva efficacia di qualsiasi provvedimento adottato dalla FIGC, dalla FIFA, dalla UEFA, dai suoi organi o soggetti delegati, nelle materie comunque riconducibili allo svolgimento dell’attività federale nonché nelle relative vertenze di carattere tecnico, disciplinare ed economico. Le controversie tra i soggetti suddetti o tra gli stessi e la FIGC, per le quali non siano previsti o siano esauriti i gradi interni di giustizia federale secondo quanto previsto dallo Statuto del CONI, sono devolute, su richiesta della parte interessata, unicamente alla cognizione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, in conformità con quanto disposto dallo Statuto e dai relativi regolamenti e atti attuativi, nonché dalle norme federali'".

L’art. 15 del Codice di Giustizia Sportiva riporta, tra le sanzioni correlate alla violazione dell’art. 30 dello Statuto FIGC (ovvero della clausola compromissoria) una “penalizzazione di almeno tre punti in classifica per le società“. Inoltre viene anche riportato che “nel caso di ricorso all’autorità giudiziaria da parte di società e tesserati avverso provvedimenti federali in materie riservate agli Organi della giustizia sportiva o devolute all’arbitrato, si applicano le sanzioni previste, nella misura del doppio“.

PRECEDENTI - L'ultimo caso risale al maggio scorso quando in Lega Pro il Pavia venne penalizzato di due punti in classifica dopo aver
presentato una denuncia alla procura della Repubblica contro il proprio ex direttore generale Londrosi.

LEGGE 280 DEL 2003 - La Juve, in ogni caso, potrebbe non rischiare nulla, per la legge n. 280 del 17 ottobre 2003, che definisce il rapporto tra ordinamento sportivo e statale, trattandosi di una richiesta di risarcimento danni.

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