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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Paolo Cannavaro: "Non ci accontentiamo del terzo posto"

Il capitano del Napoli è stato ospite quest'oggi negli studi di Radio Marte

Paolo Cannavaro è stato ospite quest'oggi negli studi di Radio Marte: "Siamo terzi in classifica, ma noi non ci accontentiamo mai. L'abbraccio a Mazzarri? E' stato spontaneo, ci sono state delle sofferenze, lui ci aveva spronato all'intervallo. E' stato un gesto liberatorio da parte di chi gioca nei confronti della panchina che soffre anche di più. Mazzarri fa la differenza, non lascia nulla al caso e gestisce la squadra a 360 gradi. Il Napoli non molla mai, nel primo anno di Mazzarri si vedevano spesso queste rimonte. Le ultime due partite hanno tirato fuori emozioni, sono anche a rischio infarto per i tifosi. Sono gare molto belle, anche se è meglio gestirle senza troppe sofferenze. Le squadre avversarie ormai ci conoscono e prendono bene le misure nei nostri confronti, noi siamo stati bravi ad essere cinici".

"Le statistiche della difesa sono tornate buone dopo i numeri dell'anno scorso. Siamo anche molto più attenti. Ripeto, noi stiamo facendo un buon campionato, ma non ci accontentiamo. Non molleremo anche perché la Juve ha impegni intensi e può essere la volta buona che riusciamo a raggiungerla. Gamberini? Lo conosco bene, è un giocatore che ha disputato anni importanti alla Fiorentina e ha un curriculum di un certo livello. L'errore di Aronica? Siamo stati un po' insieme dopo la partita con il Torino. Lo conosco bene, lui tiene molto alla maglia azzurra. Anche i tifosi lo hanno incoraggiato, Totò ha sempre dato tutto, l'errore tecnico purtroppo capita. C'era ovviamente sconforto perché ci mettevamo nei suoi panni. Questo è un gruppo che si dimostra forte, bello e compatto. Non esiste la prima donna".

"Cosa ci piacerebbe vincere? E' difficile scegliere, noi teniamo pure all'Europe League e alla Coppa Italia anche se speriamo in un'altra cosa. Non chiedetemi altro perché sono scaramantico. L'Europe League, comunque, diventa affascinante quando passi il girone. Noi speriamo di passarlo per poi affrontare altre sfide di grande livello. La nazionale? Non la guardo proprio, mi comportavo così pure quando c'era mio fratello Fabio. Mi appassiono solo alle grandi competizioni, guardo poco calcio in assoluto".

"Insigne? Può diventare un Paolo Cannavaro e ripetere quello che ho fatto io. Resterà a lungo a Napoli, magari un giorno potrà essere il mio erede. Cavani? Edi è un fuoriclasse per quello che si vede in allenamento. E' di una professionalità incredibile, ha voglia di segnare pure quando proviamo gli schemi. E' un leader per quello che fa, io preferisco questi a quelli che sbracciano in campo e mandano a quel paese i compagni. Le critiche? Noi non le ascoltiamo e siamo forti al nostro interne. Per quanto mi riguarda, vado avanti per la mia strada senza ascoltare nessuno".

Capitolo Napoli-Milan: "I rossoneri non sono morti, hanno tanta qualità, quindi dobbiamo stare attenti. Sicuramente ci sarà il pienone, il fascino è incredibile e l'adrenalina sale nel riscaldamento. Sono quelle le emozioni. A dire il vero, il San Paolo è bello pure quando c'è meno gente. Dico ai tifosi che lo stadio regala sensazioni uniche. Il Milan è sempre un avversario di livello".

 

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