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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cannavaro: "Con due top player questo Napoli sarà ancora più forte"

Il capitano azzurro, nel corso di un'intervista rilasciata a Il Mattino, ha parlato del presente e del futuro del Napoli

Il capitano azzurro Paolo Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino. Ecco quanto evidenzia Napoli Today:

FESTA COPPA ITALIA - "Vincere da napoletano con il Napoli è un qualcosa di speciale, emozionante, bellissimo. Quando ho alzato la coppa Italia all’Olimpico ho provato una felicità indescrivibile, incredulità, era un sogno che si avverava. Mi dicevo: davvero è capitato a me. E i compagni mi hanno fatto risalire da solo sul podio: alzala tu da solo la coppa lo meriti, falla vedere ai tifosi. Ora capisco l’emozione che provò Antonio Juliano da napoletano ad alzare la coppa Italia, auguro di vivere la stessa emozione in futuro a un altro napoletano che indosserà la fascia di capitano. Avevo sei anni quando il Napoli di Maradona vinceva gli ultimi trofei, i miei ricordi sono sbiaditi. È stato davvero bellissimo vincere da capitano del Napoli. La Juventus è la nemica sportiva storica del Napoli, una partita speciale, affrontarla da napoletano mi ha dato sempre una carica particolare. Dopo la sconfitta a Torino gli juventini avevano cantato ”O’ Surdat Nnmarurat”, questo ci ha caricati ancora di più. Tutti i miei compagni sono stati straordinari, hanno dato veramente tutto per la maglia. Una vittoria indimenticabile contro la squadra che ha vinto lo scudetto e che era riuscita a restare imbattuta per 42 partite. E poi battere la Juve ha sempre un gusto particolare perchè va oltre il significato della partita in sè, rappresenta anche un riscatto sociale. Il primo pensiero va alla mia famiglia, la dedica poi è per tutti i tifosi del Napoli che hanno atteso 22 anni per poter rivincere un altro trofeo. A volte si danno giudizi affrettati, i conti si fanno alla fine di una stagione. Sono sempre stato fiducioso sul Napoli e sul nostro gruppo formato da uomini veri prima che calciatori. Abbiamo dato sempre tutto quello che avevamo, la vittoria nella finale di coppa Italia contro la Juventus è stato il giusto coronamento a una stagione importante. Una vittoria che premia il lavoro di quest’anno e più in generale di quest’ultimo triennio".

FRATELLO FABIO - "Quello che ha vinto Fabio con la nazionale è un successo unico, parliamo di un mondiale, cioè della vittoria più importante in assoluto per un calciatore. Ricordo le partite da avversari quando lui giocava con la Juventus: Fabio è un tifoso del Napoli, sembrava quasi intimorito al San Palo da avversario, non si spingeva avanti sui calci d’angolo, giocava in difesa, faceva il suo compito professionale stando attento a ogni particolare per non essere interpretato male dai tifosi azzurri".

SCUDETTO - "I sogni si custodiscono dentro e non di dicono, proclami non se ne fanno, basta guardare la Juventus di Conte di quest’anno che a fari spenti ha vinto con merito lo scudetto. Il nostro è un gruppo forte, la coppa Italia non è stata una vittoria normale, non era per nulla facile. Siamo stati perfetti. Una vittoria che ci dà maggiore forza e consapevolezza nei propri mezzi. La società ha voglia di crescere e di vincere, Mazzarri neanche a dirlo, il nostro allenatore vuole vincere sempre, noi giocatori la pensiamo allo stesso modo. Sicuramente la coppa Italia non è un punto di arrivo ma di partenza. Ora godiamoci fino in fondo questo successo, poi guarderemo avanti. Vincere è bello, dà la forza per provare a farlo ancora in futuro".

EUROPA LEAGUE - "Non va sottovalutata, non va snobbata, errore commesso in passato da altre squadre italiane come la Fiorentina o la Sampdoria. Abbiamo conquistato l’Europa per il terzo anno consecutivo, cosa riuscita soltanto al Milan, e il traguardo va onorato nel migliore dei modi. L’Europa League non ha il fascino della Champions ma ti consente di portare il nome di Napoli in giro per tutt’Europa e questo è un grande stimolo ricordando anche dove eravamo sei anni fa. L’affronteremo con quello che è il nostro spirito, scendiamo in campo sempre per vincere e per andare il più lontano possibile. In questa stagione non ricordo molte squadre che ci hanno messo sotto. Il Napoli scende sempre in campo per vincere contro qualsiasi avversario. E lo ha fatto sia in campionato che in Champions, una manifestazione affrontata con questo spirito nonostante il Napoli non la giocasse da tantissimi anni".

MAZZARRI - "Ha tantissimi meriti. Ci ha dato un gioco, la mentalità vincente, la grinta, il carattere, la forza di credere nei nostri mezzi. Ha avuto la prima vera settimana tipo a disposizione e ha preparato benissimo la partita contro la Juventus, curando ogni minimo particolare anche nello studio dell’avversario. Dopo la rifinitura a Roma ci ha detto: ragazzi vi ho spiegato tutto, se riuscite a fare queste cose in campo vinciamo. E' un allenatore da tenersi strettissimo. Lo vedo già pronto per un ruolo alla Ferguson, un lavoro a 360 gradi, non tralascia nessun particolare. Se c’è allenamento alle tre del pomeriggio, lui alle undici è già sul campo per preparare il tipo di lavoro, curare nei dettagli la seduta. Mazzarri è sempre concentrato sul suo lavoro, mi fa molto piacere che mi abbia fatto i complimenti come suo punto di riferimento nello spogliatoio. Spero possa essere accontentato nelle sue richieste per poter allestire un Napoli ancora più forte nell’immediato futuro".

PROGETTO DE LAURENTIIS / FUTURO - "Il progetto del presidente De Laurentiis è vincente, il Napoli è riuscito a stabilizzarsi in alto in questi ultimi anni e ha avuto la capacità di tenere i conti a posto, i bilanci in regola nel rispetto del fair play finanziario. Questo accresce i valori dei successi. Prima che calciatori De Laurentiis ha comprato uomini veri. La forza del Napoli sta proprio in questo gruppo forte. L’inserimento di uno o di due campioni, di due top player, lo renderebbe ancora più forte. In un gruppo ci vogliono i giovani, gli elementi dalle grandi motivazioni e anche quei campioni che ti diano il loro apporto in termini di esperienza che non deve essere per forza legata all’età. sarei il primo ad essere contento per l’arrivo di un grande difensore. Veramente sarei il primo ad accoglierlo alla grande al suo arrivo a Napoli nel nostro gruppo. Che ben venga. Per un progetto di crescita è giusto così, in una stagione come quella del Napoli si giocano tantissime partite e c’è spazio per tutti, tutti hanno la possibilità di dare il loro contributo alla squadra".

LAVEZZI - "Dispiacerebbe a tutti se Lavezzi dovesse partire, i napoletani sono innamoratissimi del Pocho. Comunque vada dobbiamo dirgli grazie per tutto quello fatto con la maglia del Napoli".

INSIGNE - "Lorenzo lo vidi giocare con gli Allievi del Napoli e fui tra i primi ad accorgermi delle sue qualità tecniche. Lo definii come il nuovo Ortega per le caratteristiche che aveva e ne ha fatta di strada. Sicuramente potrà far parte del nostro gruppo l’anno prossimo però non dovrà avvertire la pressione e bisogna lasciarlo tranquillo. Da napoletano so cosa vuole dire sentire la pressione, vieni visto in maniera particolare e non è semplice gestirsi e esprimersi al meglio. Insigne andrà lasciato tranquillo di crescere con calma e anche di commettere eventuali errori".

 

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