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Spalletti in conferenza stampa: "Napoli non è una piazza come tutte le altre"

Il tecnico azzurro ha parlato prima del match di esordio contro il Venezia

La presenza dei tifosi ci dà la possibilità di guardarli negli occhi. Napoli non è una piazza come tutte le altre” Ritorno del pubblico - seppur al 50% - al Diego Armando Maradona per l'esordio del Napoli contro il Venezia. Una grande novità che può solo che fare bene ad Insigne e compagni. Lo sa bene Luciano Spalletti che, in conferenza stampa pre-gara, ha sottolineato l'importanza dei supporters sulle gradinate dell'impianto di Fuorigrotta.

A noi non manca niente per fare il nostro percorso. Si parte forte con la convinzione di arrivare forte”, ha detto ancora il mister in merito alla nuova stagione. Poi, un commento sull'arrivo di Juan Jesus: "Juan Jesus è un giocatore importante che sa adattarsi bene in diverse posizioni. È stato accolto nel migliore dei modi e ripagherà in campo”.

Non sono mancate, ovviamente, domande sul mercato. "Il presidente ha espresso la sua idea. Venendo a Napoli ho pensato ai calciatori che ho, compresi Kostas e Lorenzo. Io spero di averli a disposizione e che rimangano". Proprio sul capitano - per alcuni "distratto" dalle voci di mercato e dal mancato rinnovo - ha aggiunto: "Arriva sempre sorridente al campo ed ha tanta voglia di fare. Non penso che venga turbato dal mercato. Lui schiaccia e calcia via queste voci".

La conferenza stampa integrale

"Napoli è la mia sfida più eccitante". Luciano Spalletti parla nella sua prima conferenza stampa all'SSC Napoli Konami Training Center.

"Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti dalla mia squadra. Poi strada facendo capiremo qual è la nostra ambizione, ma si andrà sempre a cercare il massimo con tutti. Mi sembra che non manchi niente, mi aspetto di vedere quella convinzione di cui ho già parlato, ovvero la convinzione di essere forti":

"Domani ci attende una gara difficile. L'anno scorso ho visto Empoli - Venezia e i veneti già mi impressionarono per il gioco e per l'organizzazione tattica di Zanetti" 

Si aspettava questo organico oppure qualche innesto in più?

"Io ho la rosa qui davanti e vi dico che non mi manca niente per andare a giocarmi la partita di domani. Poi in futuro vedremo se capita qualcosa, ma i calciatori devono sapere che a noi non abbiamo bisogno di nulla per essere competitivi. Si parte forte con l’intenzione di arrivare forte".

"Quando sono venuto qua e ho detto che ero felice di essere a Napoli era anche per il gruppo e la rosa, non solo per la bellezza della città e il calore del pubblico. I nomi che ho a disposizione sono di qualità e su di loro voglio puntare”.

Che può dirci delle qualità di Juan Jesus che ha già allenato a Roma?

"Juan Jesus è stata una grande occasione che il nostro Direttore Giuntoli ha portato a casa e ci darà una mano importante sia come centrale che come esterno sinistro. Forte fisicamente, veloce, integro, è stato accolto benissimo e lui ripagherà la fiducia".

Sente il peso della responsabilità o il gusto della sfida nell’allenare questo Napoli?

"Innanzitutto ho trovato una piazza molto accogliente e disponibile. Io voglio tutte le responsabilità che sono necessarie perché sono in un Club importantissimo. Poi su quello che riusciremo a fare dovremo capire passo dopo passo e sarà fondamentale cominciare col passo giusto sin da domani”

“Sicuramente Napoli è una sfida bella e affascinante, anche perché  non mi guardo mai indietro ma penso solo al presente. E’ con questa sfida che io voglio le maggiori soddisfazioni della mia vita. Napoli è la mia sfida più eccitante. I tifosi vogliono vincere e noi li guarderemo dritti negli occhi perché vogliamo vincere esattamente come loro. Dobbiamo onorare la maglia come loro si aspettano".

"Che ci sia pubblico o non ci sia, noi sappiamo quanti occhi ci guarderanno e noi dobbiamo essere all’altezza delle persone che ci osservano. Chi teme le pressioni e gli occhi che lo osservano, allora è meglio che non giochi”. 

“Il Napoli ha un gruppo compatissimo a partire dai magazzinieri e il cuoco. Poi è chiaro che in campo ci va la squadra e a me piace molto il comportamento regale di Koulibaly come esempio sia in campo che umanamente con i compagni”. 

Crede che questo gruppo possa lottare per vincere?

"Vincere non posso certo saperlo. Posso chiedere lavoro e attaccamento alla maglia. Questa è la strada. Poi ci sono tanti competitor che vogliono vincere, ma noi dobbiamo pensare di partire bene e poi fare le cose con equilibrio".

Pensa che Insigne possa essere un trascinatore per questa squadra?

"Penso che mi sorprenderei se non lo fosse. Una persona e un calciatore del livello di Lorenzo non si farà certo turbare da voci esterne. Insigne sono sicuro che schiaccerà ogni tipo di possibile turbativa e si esprimerà con il suo talento".

Cosa si sente di dire ai tifosi?

"Ogni volta che vedo Napoli mi vengono in mente i mille colori di Pino Daniele. E' una città meravigliosa per suggestioni e magia. Ai tifosi dobbiamo rendere e respirare la loro passione e la loro voglia trasportandola in campo. Siamo noi i portatori del loro entusiasmo e dei loro sogni. E noi dobbiamo farcene carico sempre quando giocheremo con questa maglia"

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