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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Napoli-Juve, Mazzarri: "Il San Paolo deve tremare"

L'attesa sta per finire: sfida da trecento richieste di accredito, due milioni e mezzo di incasso. L'allenatore su Maradona: "Vorrei che un po' della sua classe entrasse nello spogliatoio nei nostri ragazzi"

Walter Mazzarri sa come far dare l'anima ai suoi giocatori, ma vuole l'anima anche dal dodicesimo uomo questa sera contro la Juventus. E i sessantamila del San Paolo sono già pronti da giorni, riscaldati dal ritorno di Maradona, eccitati al pensiero di riaprire l'inseguimento scudetto alla Juve. L'attesa sta per finire: sfida de trecento richieste di accredito, due milioni e mezzo di incasso. La lotta scudetto resterà aperta fino alla fine? La Juve che ha già vinto la supercoppa e all'andata è davvero più forte quest'anno? Il Napoli saprà ritrovare il gol dopo quattro partite a secco tra Italia ed Europa?

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Alla prima domanda risponde asciutto Mazzarri: "Ci sono ancora troppe partite per dirlo. Metti che vinciamo con la Juve e poi ci deconcentriamo e perdiamo punti col Chievo", dice. Già, razionalmente è così, ma vuoi mettere domani sera essere a tre punti di distanza o a sei o addirittura a nove? Un'enorme differenza. Mazzarri lo sa, ma sa anche che non deve caricare troppo la pressione sui suoi e sceglie l'avvicinamento leggero a cominciare dall'arbitro: "Orsato? Graditissimo, dopo Pechino dico sempre che per noi gli arbitri sono tutti uguali. Poi lui é un grande arbitro", commenta. Riflettori su Cavani, allora, che non segna da 500 minuti se contiamo campionato e Europa League. "Ero convinto - rivela il tecnico - che avrebbe segnato a Udine, perché lì l'ho rivisto bene. Ma già prima di Udine gli ho detto di non pensare al gol. Gli ho detto, 'fai come sempre, la squadra ti conosce, piu' ci pensi, peggio è". Ma Cavani sa che domani sera la gara sarà speciale, sa che pure Maradona glielo ha ordinato: "Contro la Juve devi segnare", gli ha mandato a dire a mezzo stampa l'ex Pibe che, come lui stesso ha ricordato, "ho fatto divertire i napoletani con tanti gol, come quello a Tacconi". E a "san" Diego si è rivolto pure Mazzarri: "Vorrei che un po' della sua classe entrasse nello spogliatoio, nei nostri ragazzi".

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Ma nella sfida eterna tra azzurri e bianconeri tocca domani a Edison Cavani scrivere una nuova pagina di suo pugno, dialogando con Pandev, sfidando Buffon, ma anche dando una mano a bloccare le fonti di gioco juventine. A cominciare da Pirlo, che Mazzarri guarda con attenzione, ricordando però che: "nel gioco della Juve - dice - è fondamentale anche Marchisio, Vidal, gli esterni, Vucinic, i movimenti delle due punte che fanno inserire i centrocampisti". C'é rispetto, ma non paura per un Napoli che "contro la Samp è cresciuto e a Udine mi è piaciuto", dice Mazzarri, che anzi s'inventa un "mi è piaciutissimo" per far capire che la crescita della squadra è al punto giusto. (Ansa)

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