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Napoli-Barcellona: notte da sogno per gli azzurri

Domani, in un San Paolo grondante entusiasmo, il primo atto della doppia sfida con i catalani

Entrare nella suggestiva cornice che ha ospitato le gesta del calciatore più forte di tutti i tempi al cospetto di un’autentica corazzata che annovera tra le sue fila quello che ad oggi è certamente uno dei due giocatori più forti del pianeta rappresenta certamente un’emozione che un professionista può ritenersi orgoglioso di vivere nella propria carriera agonistica. Nell'incontro valevole per l'andata degli ottavi di finale di Champions League il Napoli, secondo con dodici punti nel girone E, affronta, fischio d'inizio previsto domani sera al San Paolo alle ore 21:00, il Barcellona, vincitrice del gruppo F conquistando quattro vittorie e due pareggi. Gli ultimi positivi risultati hanno consentito agli azzurri di riportarsi al sesto posto in campionato, in attesa che le dirette rivali recuperino la loro partita rinviata per l'emergenza Coronavirus, riguadagnando in classifica, almeno in piccola parte, il terreno perduto nella sciagurata prima fase di stagione.

La differenza di valori tra le due contendenti e la particolare situazione vissuta dai padroni di casa lascerebbero presagire una sfida, in sede di pronostico, abbastanza scontata ma proprio l'assenza di pressione psicologica derivante dal non avere nulla da perdere sarà una delle armi a favore di Insigne e compagni che dovranno scendere in campo rispettosi dello sconfinato valore tecnico dei rivali ma convinti, senza alcun timore reverenziale di sorta, di possedere le carte in regola per tentare di mettere in difficoltà la compagine catalana. Determinante, nel quadro di una prestazione che deve risultare come il frutto della preparazione di ogni particolare fino ai minimi dettagli, approcciare l'impegno con la consapevolezza di entrare sul rettangolo verde per giocare una finale nella quale non potersi concedere il lusso di commettere anche solo la minima sbavatura perché questa potrebbe risultare fatale al cospetto dei fuoriclasse avversari.

Dal punto di vista tattico la priorità dovrà essere riservata alla capacità di coniugare nel migliore dei modi l'interpretazione delle due fasi di gioco. In quella di non possesso determinante la cura della corretta distanza tra i reparti per tenere la squadra corta e creare quella densità, soprattutto in zona centrale, utile a chiudere gli spazi e a togliere le linee di passaggio ai fini palleggiatori blaugrana. In fase attiva bisognerà sfruttare le proprie peculiarità di tecnica e velocità impostando l’azione con l’uscita dal basso nel tentativo di mettere in difficoltà un reparto arretrato non sempre irreprensibile e tendenzialmente incline a concedere opportunità ai rivali di turno. Non attraversa sicuramente il momento migliore della sua lunga storia del glorioso sodalizio spagnolo sia per i problemi di natura societaria che per i diversi contrasti tra lo staff dirigenziale e giocatori. Quique Setien, subentrato all’esonerato Valverde dopo la disfatta in rimonta nella semifinale di Supercoppa di Spagna contro l’Atletico Madrid, deve fare a meno di alcuni il pedine importanti Jordi Alba, Suarez, Dembelé e Sergi Roberto ma può contare su un Leo Messi in stato di grazia come ben testimonia il poker rifilato all’Eibar nell’ultima esibizione in Liga e sull’entusiasmo di una squadra che grazie al 5-0 di sabato, ultima di una striscia di quattro affermazioni, ha ritrovato il primato in classifica.

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