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Bandiere duosiciliane sequestrate al San Paolo, la vicenda finisce in tribunale

I legali del Movimento Neoborbonico denunceranno in sede amministrativa e penale chi ha provveduto al sequestro prima di Napoli-Empoli

Il Movimento Neoborbonico ha incaricato i propri legali di procedere "in sede amministrativa e penale" nei riguardi di chi, prima della partita al San Paolo Napoli-Empoli di domenica scorsa, si è reso responsabile dei sequestri di bandiere e sciarpe con lo stemma del Regno delle Due Sicilie ai danni dei tifosi che si erano recati all'impianto di Fuorigrotta.

"Decine di bandiere e di sciarpe con il simbolo storico dei Borbone sono stati sequestrati dalla Polizia – spiega il presidente del Movimento Neoborbonico Gennaro De Crescenzo – addirittura sfilandole dal collo di bambini". "Un comportamento tanto più incomprensibile – spiega – in quanto il Gruppo Operativo Sicurezza che vigila sulle competizioni calcistico ha chiarito che i simboli storici sono ammessi". L'autorizzazione della Questura era stata sottolineata già nei giorni scorsi da Angelo Forgione, Francesco Borrelli e Gianni Simioli, che avevano lamentato pubblicamente sequestri che non ci sarebbero dovuti essere.

Simili sequestri erano avvenuti anche prima di Napoli-Udinese. Il senatore Bartolomeo Pepe aveva presentato al Ministro degli Interni un'interrogazione parlamentare al riguardo. "Vorremmo capire – aggiunge il presidente dei Neoborbonici – come mai nel Veneto si può liberamente sventolare la bandiera della gloriosa Repubblica di Venezia, ed a Milano quella del Ducato, come si è visto anche domenica scorsa durante Milan-Inter".

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