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Mertens-Napoli, il balletto delle cifre e una situazione da sbloccare solo con un faccia a faccia definitivo

Il futuro dell'attaccante belga tiene banco nelle ultime ore. La sensazione è che solamente un incontro finale tra Dries e De Laurentiis possa scrivere la parola definitiva sulla vicenda, in un senso o nell'altro

Il copione è quello di un film e di schermaglie già viste. Nel 2019 c'erano le "marchette in Cina", oggi c'è la "vile moneta". Quello che cambia, però, è l'età di Mertens e la sua centralità nel progetto tecnico del Napoli rispetto a due anni fa. 

Il futuro di Dries è ancora da scrivere. Permanenza o addio, un bivio di vita calcistica e non solo. Ma come nel 2020, solamente un faccia a faccia finale tra l'attaccante belga ed il presidente Aurelio De Laurentiis sancirà la scelta definitiva.

Dopo 9 anni insieme è giusto che "Ciro" ed "Adl" si guardino in faccia e si dicano realmente come stanno le cose. Lasciarsi non è peccato, nel calcio tutto ha il suo tempo e nulla è eterno. Ma per una storia d'amore lunga e bella come questa, il finale non va sporcato. 

Inutile inseguire il balletto delle cifre delle ultime ore, tra mail legali, bonus e opzioni. C'è il gioco delle parti, come è giusto che sia, ed ognuna ha una sua versione delle cose. Superfluo cercare il torto o la ragione. 

E' legittimo per Mertens pensare di avere più spazio altrove e magari guadagnare di più, così come è legittimo per De Laurentiis ritenere di non poter corrispondere un certo tipo di ingaggio ad un calciatore non più giovanissimo e non più così centrale nel progetto tecnico attuale, quello di Spalletti, così come lo era per Sarri e Gattuso. 

L'importante è parlarsi chiaro, perchè ci si può lasciare anche stringendosi comunque la mano. Senza colpevoli, vincitori o sconfitti.

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