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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ciao Diego: l'ultimo viaggio del re immortale di Napoli

La camera ardente alla Casa Rosada, il corteo funebre, il saluto della sua Napoli: una giornata di dolore e commozione per l'addio al Pibe de Oro

Dalla Casa Rosada al cimitero di Bella Vista, a circa 40 km da Buenos Aires. Questo l'ultimo viaggio di Diego Armando Maradona per ricongiungersi a Don Diego e Dona Dalma, gli amati genitori, dopo una cerimonia intima riservata ai parenti più stretti. Si è conclusa così una lunga giornata di dolore, commozione e anche qualche tensione nel finale, con disordini scoppiati all'esterno del palazzo presidenziale. 

Circa 1 milione di argentini tra la camera ardente e le strade della capitale per accompagnare il corteo funebre dell'eroe nazionale, con un ingente dispiegamento di forze dell'ordine. Sul suo feretro anche la maglia del Napoli, deposta alle 19,28 ora italiana, poco prima della chiusura, grazie all'impegno dell'ambasciatore italiano in Argentina, il Dott. Giuseppe Manzo. 

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Nel frattempo allo stadio San Paolo, che presto prenderà il suo nome, il Napoli batteva il Rijeka per 2-0 in Europa League, dedicandogli la vittoria.

"Diego, unico e immenso amore. Se il Mondo sta piangendo il più grande giocatore di ogni tempo, Napoli questa sera celebra un figlio, un amico, un padre e un fratello. Diego, unico e immenso amore. Il Campione, il Fuoriclasse, l’Idolo, Il Re, Il Genio irripetibile dell'Universo Azzurro che ci ha regalato un sogno eterno. Grazie per le emozioni, per la felicità, per lo splendore, per il tuo cuore enorme che non smetterà mai di battere. Ti sei sollevato ancora una volta dalla Terra per entrare nella Leggenda. Hai battuto la morte per consegnarti al Mito. E adesso, Diego, portaci di nuovo con te in Paradiso. Questa è la tua città, questa è la tua casa, questo è il tuo popolo, questa è la tua gente. Diego, Unico e Immenso Amore. Napoli ti amerà per sempre!". Con questo splendido messaggio, prima del match, il club partenopeo ha voluto ricordare il 'Pibe de Oro'. 

Gli azzurri sono tutti scesi sul terreno di gioco con la maglia numero 10, compreso il tecnico Gennaro Gattuso. Nei tabelloni l'immagine di Dieguito proiettata, così come il suo nome è rimasto impresso sui led luminosi a bordo campo per tutta la durata dell'incontro. Lungo e commovente il minuto di raccoglimento prima del fischio di inizio. 

Calciatori Napoli maglia numero 10 - foto Ansa-2

Grande commozione nel pre-partita, quando Lorenzo Insigne e Tommaso Starace si sono recati all'esterno del San Paolo, lato Curva B, per deporre i fiori in memoria del fuoriclasse argentino.

"Diego ha sempre difeso Napoli e i napoletani, siamo orgogliosi di lui. È una notizia che fa male, faccio anche fatica a parlarne, siamo vicini alla famiglia di Maradona: è il giocatore più grande di tutti i tempi, è giusto che nessuno indossi più la maglia numero 10", le parole dell'attuale capitano azzurro ai microfoni di Sky Sport. 

Napoli-Rijeka ricordo Maradona - foto Ansa (1)-2

Il saluto dei tifosi

Nelle ore precedenti al match, due splendide iniziative dei tifosi azzurri per ricordare Diego Armando Maradona. All'esterno del San Paolo la fiaccolata organizzata dai gruppi ultras della Curva B. In Piazza Plebiscito la celebrazione dell'ultimo re di Napoli per iniziativa degli ultras della Curva A. Alle 20,45, poi, tante persone in città hanno esposto una candela al balcone per ricordare l'eroe argentino. 

(video Massimo Romano/NT)

Commemorazione Maradona Piazza Plebiscito - foto A. De Cristofaro/NT

Diego Jr: "Sarà sempre vivo nel mio cuore"

Diego Armando Maradona Junior, il figlio napoletano del fuoriclasse argentino, ha ricordato il papà a “Più o meno”, trasmissione tv in onda su Rai2: "Avevo un rapporto costante con lui, ci sentivamo spesso. Ci eravamo parlati subito dopo l’operazione, avevamo fatto una videochiamata. È una notizia che mi ha lasciato senza parole. Io ero ricoverato in ospedale e ho appreso la notizia dalla televisione. È iniziato il tam-tam delle telefonate e alla fine mi hanno confermato che, purtroppo, non ce l’aveva fatta. Io avevo fatto una videochiamata e lui stava molto bene: scherzava, rideva… e infatti ero molto contento che avesse superato quest’ennesimo ostacolo". 

"Mi mancheranno le risate, i bei momenti che abbiamo passato insieme mi piace pensare che il capitano del mio cuore non morirà mai e sono certo che sarà sempre vivo nel mio cuore. I medici mi hanno proibito di prendere un aereo perché i miei polmoni non resisterebbero agli sbalzi di pressione e a malincuore devo accettare anche quest’altra sofferenza che la vita mi sta mettendo davanti", ha concluso Diego Jr. 

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