Le pagelle di Chievo-Napoli
Solo Sosa raggiunge la sufficienza, seppur stentata, nel naufragio del Bentegodi
Le pagelle di Chievo-Napoli:
De Sanctis 5,5: tanti rinvii sbagliati e in occasione del secondo gol potrebbe anticipare l'uscita
Campagnaro 5,5: il migliore della difesa azzurra, anche se sul gol di Sardo potrebbe fare qualcosa in più
Cannavaro 4: il Chievo gli porta male. La sua partita, se si eccettuano un paio di interventi positivi, è un disastro totale
Aronica 4: il regalo che fa a Sardo in occasione del secondo gol, taglia definitivamente le gambe alla squadra e decide la partita
Maggio 4,5: sia in fase difensiva che in quella offensiva la becca pochissime volte
Gargano 4,5: la mancanza di Lavezzi la si sente ancora di più quando lo si vede puntualmente regalare alla retroguardia avversaria ogni calcio d'angolo che batte. Una delle tante palle che perde a centrocampo, dà il via all'azione con la quale il Chievo va in vantaggio
Pazienza 4,5: serata no anche per lui. Lento ed impacciato, viene surclassato dai colleghi di reparto avversari
Dossena 4,5: un paio di cross buoni, poi più nulla per tutto il match. Dal suo lato Sardo fa quello che vuole
Hamsik 4: chi l'ha visto?
Zuniga 5,5: nonostante le solite indecisioni nell'ultimo passaggio, nel nulla totale del primo tempo del Napoli era stato il più pericoloso. Ciò nonostante Mazzarri ha deciso di sostituirlo
Cavani 5,5: corre, torna in difesa, si arrabbia, prova a far gol, ma anche per lui non è la serata giusta
Lucarelli 5: le sue condizioni fisiche sono ancora troppo precarie per poter dare una mano in una partita del genere
Sosa 6: l'unica nota positiva della partita azzurra sono proprio le sue giocate negli ultimi 20 minuti. Non è un caso, però, se arrivano nel momento in cui viene impiegato da centrocampista centrale e non da attaccante esterno
Dumitru 5,5: si muove molto, ma gli manca sempre qualcosa per trovare una giocata pericolosa degna di nota
Mazzarri 5: resta sorpreso dalla difesa a 5 di Pioli e non riesce a rispondere alla mossa del collega. Tra il primo ed il secondo tempo, sotto di un gol e con Cannavaro e Aronica che avevano dato già ampi segnali di difficoltà, avrebbe potuto togliere uno di loro, schierarsi con la difesa a 4 e lasciare in campo Zuniga che era stato forse l'unico azzurro a saltare l'uomo in tutti i primi 45', ma invece preferisce rimanere con lo stesso schieramento
Orsato 5: pessima la gestione dei cartellini, così come molto discutibile è il metro di valutazione nella distribuzione dei calci di punizione.