Lavezzi: "Lo scudetto? Dipende solo da noi..."

Ezequiel Lavezzi ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano argentino El Clarin. Ecco quanto tradotto ed evidenziato da Napoli Today: "E’ diffi­cile da spiegare l’amore che la gente mi dimostra. Biso­gnerebbe essere qui per capire. Potrei raccontare mille storie di questo af­fetto, ma quando lo faccio non mi credono. E’ come una malattia. Quanto è cambiata la mia vita per questa cosa? In realtà non è cambiato niente. L'unica cosa è che mi sono abituato a vivere in modo diverso. Praticamente non esco normalmente per strada perchè non posso. Però non mi dà pressione. Maradona? Andiamoci piano ad accostarmi a lui. Diego è il calcio, io sono un calciatore normale. Il paragone forse può esserci nell'affetto della gente, ma a livello calcistico non può esistere ovviamente. Non so se l'affetto che i tifosi nutrono nei miei confronti sia a livello di quello che avevano per Maradona, però molte persone mi dicono che anche a lui accadevano le stesse cose che accadono a me. Lo scudetto un'utopia? Dipende da noi. Dobbiamo innanzitutto con­vincerci di potercela fare. Dobbiamo smettere di aver paura delle grandi squadre, soprattutto quando ci giochiamo contro. Non dobbiamo esagerare nel rispetto per loro, questo è il nostro maggior difetto. La gente è abituata a vivere i tempi di Maradona e vuole credere nello scudetto. Noi però dobbiamo rimanere con i piedi per terra e giocare ogni partita come se fosse l'ultima. Il mio futuro? Si vedrà nel tempo. Non sono uno che dice non andrò mai via, perché sono un professionista e so come funziona nel calcio. Di sicuro se un giorno lascerò il Napoli mi piacerebbe giocare in una grande squadra europea, non penso al ritorno in Argentina, nonostante stare lontano dal paese d'origine è sempre una sofferenza. Tutto questo, però, non vuol dire che abbia mai pensato di andarmene dal Napoli".