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Rissa a Posillipo, Lavezzi indagato per lesioni volontarie

Nel dicembre 2010 il Pocho fu coinvolto in una rissa in via Nevio. Accanto a lui c'era l'imprenditore Marco Iorio attualmente in carcere nell'ambito dell'indagine sul riciclaggio di denaro in alcuni locali del lungomare

La Procura della Repubblica di Napoli ha chiuso l’inchiesta legata ad una rissa scoppiata nel dicembre scorso in quel di Posillipo e che ha visto coinvolto anche l'attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi. Il Pocho risulta ora indagato per presunte lesioni volontarie e già nei prossimi giorni potrebbe essere nuovamente ascoltato dai magistrati partenopei che indagano sul caso.
 
La vicenda si verificò il 15 dicembre 2010 in via Nevio. A difendersi ci sarà anche l'imprenditore Marco Iorio che si trovava insieme a lui quella sera a bordo della Mercedes del calciatore.

Iorio, attualmente in carcere nell'ambito dell'indagine sul riciclaggio di denaro in alcuni locali del Lungomare, è indagato anche per i reati di violenza privata e di calunnia ai danni dei ragazzi che si trovavano a bordo dell'altra auto. L'imprenditore infatti li avrebbe denunciati per minacce e percosse pur sapendoli innocenti.
 
Nella ricostruzione del magistrato, Lavezzi intervenne inizialmente per mettere pace fra l'amico e i ragazzi, ma in un secondo momento colpì anche lui con calci e pugni una delle vittime. La legge, in casi come questi, concede comunque un termine di venti giorni per ulteriori atti istruttori, interrogatori e deposito di memorie.
 
 

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