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Jorginho: "Napoli mi manca. Hamsik può fare il regista, ma ha bisogno di tempo"

L'ex azzurro ha parlato dal ritiro della Nazionale

L'ex centrocampista del Napoli Jorginho ha parlato dal ritiro della Nazionale. Ecco quanto evidenziato da Sky Sport:

L'impatto del calcio inglese: quali sono le differenze? Le manca qualcosa di Napoli?

"Sì c'è differenza in ritmo e fisicità, di cui già eravamo consapevoli. Mi sto trovando bene, mi piace molto giocare così e il campionato è bello. Su Napoli che dire, è un posto meraviglioso dove ho trascorso tanto tempo: mi mancano il sole, gli amici, il cibo. Lì mi sono trovato veramente bene e mi mancherà sempre".

Com'è il Sarri londinese?

"Credo che stia vivendo bene, c'è poco da raccontare perché è un uomo che cambia poco le sue abitudini. Ci sta venendo incontro e stiamo avendo buoni risultati grazie al suo valore e alla disponibilità dei giocatori".

C'è felicità nel giocare anche al Chelsea? Senti un po' che questa Italia sia la tua squadra?

"Questa è l'Italia, non l'Italia di Jorginho. Quindi continuiamo a lavorare per vincere le partite e convincere la gente. Rispetto a Napoli, Sarri ha mantenuto lo stesso ritmo di allenamenti".

Lei ha scelto di andare via da Napoli o è stato il club a spingere per la sua cessione?

"È stato un insieme di cose, non c'è solo la volontà del giocatore ma anche quella della società. Ci siamo accordati per il bene comune, ma non basta mai la volontà di una sola parte".

La stupisce il passo falso del Napoli? Crede che la Juve sia ancora la favorita?

"La Juventus è sempre la favorita, poi è arrivato un giocatore come Cristiano Ronaldo. Ora il Napoli lo guardo da fuori e con affetto, ma non mi sembra stia attraversando un momento di crisi".

Hamsik può essere il suo sostituto del Napoli come ruolo?

"Spero di riuscirci. Quanto ad Hamsik, è un calciatore molto intelligente ma non ha mai giocato in quel ruolo: penso sia soltanto una questione di adattamento, perché ha le qualità per poterlo fare. Servirà soltanto un po' di tempo".

A Napoli ha lasciato molti amici in squadra, le hanno parlato della differenza che c'è tra Ancelotti e Sarri?

"La gestione è diversa, ad esempio Ancelotti ha cambiato qualcosa in formazione prima della sosta mentre Sarri non aveva mai fatto nulla di simile".

Che avversario è la Polonia? Milik è il pericolo numero uno?

"Mancini ci ha chiesto di proporre un bel gioco e noi cercheremo di farlo, sapendo che è difficile contro una squadra forte e fisica come la Polonia. Hanno gamba e qualità, con Lewandowski, Milik e Zielinski. Ma proveremo ad imporre il nostro calcio e vedremo ciò che succederà".

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