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Gattuso a cuore aperto: la vittoria in Coppa, il futuro e la perdita della sorella

Le parole dell'allenatore del Napoli a due giorni dal trionfo dell'Olimpico

Gennaro Gattuso è stato oggi intervistato da Radio Kiss Kiss, a due giorni dal trionfo dell'Olimpico contro la Juventus in Coppa Italia. L'allenatore azzurro ha parlato delle emozioni del momento e di quanto si aspetta dal futuro.

Coppa Italia meritata, ma ora il campionato

"Abbiamo affrontato un percorso duro sin dai quarti in Coppa. Con la Lazio abbiamo sofferto molto. Poi con l’Inter abbiamo lottato contro una squadra in ottima forma che ci ha messo in difficoltà. E la finale l’avete vista. Credo sia stato un successo meritato". "Io ho un difetto che mi è rimasto da quando ero calciatore. Quando vincevo un trofeo, pensavo già a quello da conquistare successivamente - dice ancora Gattuso - Va benissimo essersi goduti questa bellissima vittoria in questi giorni, ma ora pensiamo al campionato, perché a Verona sarà una gara difficile”.

Il rapporto con i giocatori del Napoli e coi tifosi

Gattuso ha parlato anche del suo rapporto molto positivo con i calciatori azzurri. "Sanno che io sono il loro amico sempre, ma sanno anche che quando comincia l'allenamento posso diventare il peggior nemico, ma sempre limitatamente all’impegno sul campo. Perchè poi non ho rancore e il giorno dopo tutto è passato. Sono fatto così do tutto per i miei giocatori, ma pretendo tanto”. "Ho costruito una carriera e un percorso personale sul sacrificio e sull’impegno - ha proseguito il tecnico calabrese - Anche quando sono diventato allenatore ho girato il mondo, ho cercato di imparare e so che c'è ancora molto da imparare. Bisogna avere la capacità di osservare tutto e di prendere il meglio da tanti miei colleghi più titolati avendo sempre umiltà e voglia di crescere".

Obiettivo, scalare posizioni in classifica

Il Napoli è già in Europa League, ma Gattuso vuole evidentemente la qualificazione in Champions. “Stiamo facendo bene, ma c’è da crescere su vari aspetti. Sappiamo quali sono le nostre virtù e sappiamo anche su cosa bisogna migliorare, ad esempio sul pressing alto e sul palleggio. Ora pensiamo alle prossime 12 sfide di campionato. Dobbiamo dimenticare ciò che è stato fatto e avere la mente libera per cercare di scalare posizioni”, prosegue. La Champions col Barcellona verrà solo ad agosto. "Non andremo a Barcellona in vacanza. Andremo a giocarcela con le nostre forze, come sempre dovremo fare. Vogliamo onorarla".

Il lutto familiare di queste settimane

L'allenatore del Napoli ha anche parlato della fine di sua sorella. "Ero legatissimo a lei. Avevamo un rapporto indissolubile. Ha sofferto tanto negli ultimi mesi. Credo che la cosa più dura da vedere sia stato l'abbraccio e le lacrime di mio padre e mia madre. La vita va avanti - ha concluso - sono certo che un giorno con mia sorella ci ritroveremo lassù per stare ancora insieme".

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