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Turano: "Dal Napoli il 71% dei ricavi del gruppo De Laurentiis"

Repubblica.it ha pubblicato uno stralcio del libro dello scrittore Gianfrancesco Turano "Fuori Gioco", nel quale viene analizzato il rapporto tra i presidenti dei maggiori club calcistici italiani ed il potere

"Fuori Gioco. Calcio e potere. Da Della Valle a Berlusconi, da Preziosi a Moratti. La vera storia dei presidenti di Serie A". E' questo il titolo del libro dello scrittore Gianfrancesco Turano, nel corso del quale viene analizzato il rapporto tra i presidenti dei maggiori club calcistici italiani ed il potere.

Tra questi non può assolutamente mancare uno degli attuali dominatori della scena calcistica nostrana, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Repubblica.it ha anticipato uno stralcio saliente di quanto Turano scrive nel suo libro sul produttore cinematografico e proprietario della società partenopea.

Eccone un estratto: "Aurelio De Laurentiis è l'erede di un piccolo impero al crepuscolo. Da quando ha incominciato a lavorare come produttore, nella seconda metà degli anni Settanta, l'industria cinematografica italiana ha continuato a declinare. Oggi il cinema pesa soltanto per il 26 per cento sui ricavi del gruppo De Laurentiis. Un altro 3 per cento è frutto di attività imprenditoriali secondarie. Il flusso principale (71 per cento) arriva dalla Società sportiva calcio Napoli, costituita nell'agosto del 2004 dopo il fallimento dei precedenti azionisti e la retrocessione in serie C1. In questa rapida inversione di ruoli fra l'attività imprenditoriale di partenza e il calcio, De Laurentiis ha seguito il percorso di alcuni colleghi che, forse non a caso, sono fra i suoi partner di calciomercato più frequenti: Maurizio Zamparini del Palermo e Gianpaolo Pozzo dell'Udinese.

In tre anni, quanti ne sono passati dal 2004-2005 al ritorno della squadra in serie A, il presidente del Napoli ha spostato il baricentro dei suoi affari verso il pallone, convinto che i sostenitori degli azzurri, stimati il quarto gruppo di tifo italiano dopo la trimurti Juventus-Inter-Milan, possano dargli soddisfazioni economiche più grandi degli spettatori del cinema. I dati gli danno ragione. Il primo triennio di gestione del Napoli dal 2004 al 2007 è costato poco meno di 17 milioni di euro. Nel giugno del 2010, l'ultimo bilancio disponibile, la società ha chiuso il quarto esercizio consecutivo in utile. Dal 2008 al 2010 il club ha guadagnato in totale circa 24 milioni di euro netti. Nello stesso periodo, la controllante Filmauro ha realizzato profitti netti complessivi - Napoli incluso - pari a 25,6 milioni.

Non ci vuole un genio dell'economia per capire che De Laurentiis fa i soldi con Lavezzi e Cavani e va sì e no in pari con De Sica e Ghini. Nel futuro immediato l'orientamento, con il Napoli in rialzo e il cinema in ribasso, dovrebbe confermarsi. Le avventure di Christian De Sica mostrano la corda, tanto che si parla di ricostituire il tandem degli anni migliori con Massimo Boldi. Nel frattempo il Napoli è arrivato terzo in campionato e ha conquistato una qualificazione diretta in Champions League che da sola vale una decina di milioni di euro, senza contare le vittorie ottenute nell'edizione 2011-2012.

A differenza dell'amico Diego Della Valle, che stenta a ingranare con la Fiorentina e preferisce proiettarsi sullo scenario politico post-Berlusconi, De Laurentiis mostra un attaccamento crescente verso il club. Anche se i conti stanno funzionando, il fattore emotivo ha un ruolo dominante. Per il romano De Laurentiis, come già per il romano Vittorio Cecchi Gori con la Fiorentina, la squadra è l'occasione di un ritorno alle origini e alle radici della famiglia, partita da Torre Annunziata alla conquista del cinema. Sia nella Filmauro sia nel Napoli, le cariche aziendali riflettono la fedeltà di De Laurentiis alla struttura familistica di stampo meridionale. Nel consiglio di amministrazione del club i due vicepresidenti sono Jacqueline Baudit, la moglie svizzera di Aurelio, e il terzogenito Edoardo, nato nel 1985. Valentina, la figlia nata nel 1981, fa parte del consiglio di amministrazione. Il primogenito di Aurelio, nato nel 1979, si chiama Luigi come il nonno ed è consigliere della Filmauro insieme ai genitori. Vicepresidente è il fratello Edoardo, mentre la presidenza della holding è riservata a Maria Rendina, la madre di Aurelio, nata a Roma il 13 novembre 1916. Rispetto alle accomandite maschiliste dei presidenti del Nord, casa De Laurentiis è il paradiso delle pari opportunità".

 

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