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Cannavaro: "Fossi in De Laurentiis penserei a Dybala. Porterebbe entusiasmo"

L'ex Pallone d'Oro tifa anche per la permanenza in azzurro di Kalidou Koulibaly: "Farei un sacrificio per tenerlo"

L'ex difensore del Napoli e della Nazionale Fabio Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti i temi toccati dall'ex Pallone d'Oro, tra cui il futuro del club partenopeo ed il mercato: "Se fossi in De Laurentiis farei una proposta a Dybala. Sai che entusiasmo porterebbe?". 

L'allenatore napoletano ha parlato anche della riconferma di Koulibaly: Kalidou rappresenta un pilastro di una squadra che negli ultimi anni ha sempre avuto la fortuna di poter contare su di lui: se fossi nella società farei un sacrificio per tenerlo, per rinnovare. Magari ha richieste importanti che qualche altro club potrebbe soddisfare, però è difficile trovare giocatori come lui in quel ruolo: chi ha un centrale così o magari un terzino sinistro di valore deve tenerli stretti. C'è carenza. Un centrocampista o un attaccante li trovi".

Mertens

"Ha dato tanto al Napoli, ma bisogna capire le sue pretese: se sono quelle che ho letto, allora no. Discorso diverso da Koulibaly o magari Lorenzo che è più giovane".

Insigne

"Mancherà di più al Napoli o alla Nazionale? Mi auguro a nessuno, vorrebbe dire che hanno trovato il modo di sostituirlo. I cicli, però, si chiudono: Chiellini alla Juve, Marcelo e Ramos al Real. Certo, se oltre a lui andranno via anche Mertens e Fabian, allora il Napoli perderebbe 30 gol fondamentali per la Champions. Gol da sostituire". 

I parametri zero

"Il calcio è cambiato così com'è cambiata la nostra vita. Rispecchia il mondo: oggi i club riflettono bene prima di investire per un Insigne, un Dybala o un allenatore. Anche il Psg, il club più ricco, ha dichiarato di voler puntare sui giovani".

Ancelotti

"Quest'anno ha fatto qualcosa che resterà nella storia del calcio: trasmette forza, serenità, consapevolezza. Unico".

Spalletti e De Laurentiis

"Il presidente parla di scudetto e l'allenatore dice che sarà difficile tornare in Champions? Io sono a metà strada tra loro, però mi fa piacere che il presidente abbia detto una cosa del genere: al Napoli è mancata la vittoria e magari vedere il Milan conquistare lo scudetto dopo anni trascorsi a inseguire ha fatto male ai tifosi. Ma lui ha garantito stabilità".

La panchina del Napoli

"Se un giorno mi immagino sulla panchina del Napoli? Beh, sono cresciuto nel Napoli e sono anche andato via troppo presto. In futuro, chissà".

La città

"Napoli, la mia città, la trovo sempre più bella, pulita, piena di turisti".

Il futuro

"Ho avuto diverse proposte, ma ho bisogno di sentire l'ambizione dall'altra parte: ho parlato con persone senza stimoli, ma serve sempre un obiettivo. Alto o basso che sia. Mi hanno chiamato da America e Asia, ma la mia idea è restare in Europa". 

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