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DIMARO - Hamsik: "Ho tanti stimoli. Voglio vincere ancora"

Il centrocampista slovacco è stato il protagonista della conferenza stampa domenicale

Marek Hamsik ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Dimaro. Ecco quanto raccolto da Radio Marte: "Sicuramente mi sento uno dei simboli del progetto, ma tutti i giocatori del Napoli si devono sentire rappresentativi. Stiamo crescendo sempre di più e adesso dobbiamo continuare su questa strada.

Noi l'anti-Juve? Ce ne sono tante che possono essere considerate rivali dei bianconeri. Ce la dobbiamo giocare contro Milan, Inter, Roma e Lazio. Sono quasi tutte allo stesso livello, i particolari fanno la differenza. Siamo un gruppo consolidato da due anni. Top player? Così mi dicono, ma io non mi sento così. Do tutto in allenamento e mi ritrovo in partita per fare bene. Il modulo? Il 3-5-1-1 l'abbiamo già fatto con Reja e Donadoni e mi è sempre piaciuto. Sono davanti alla porta e mi fa piacere. Posso essere imprevedibile, comunque io non ho problemi, gioco dove vuole Mazzarri.

Il nostro obiettivo? Può arrivare qualcosa in più per il gruppo che è davvero forte. Il Milan perde tanto senza Thiago Silva e Ibra. Il primo è il miglior difensore al mondo, del secondo è inutile aggiungerne altro. Il Milan - però - sarà sempre una grande squadra. La Juve? Ci pensiamo, ma è ancora presto, abbiamo fatto solo una settimana di lavoro, sicuramente la Supercoppa è un obiettivo. Sarà una bella sfida.

Io napoletano? Sono qui da sei anni, sono tanti, io sono molto contento di stare in questa società che ha un grande progetto. Non mi sono mai sentito male, mi hanno sempre accontentato, il tifo è incredibile. Il calcio - però - è così. E' andato via il Pocho che è un grande amico, uno va, un altro viene. Io sto qua e sono contento. Per quanto mi riguarda, posso migliorare in fase di non possesso. Io sono sereno, non guardo nomi, le etichette non mi interessano. Voglio onorare questa maglia che è speciale per i tifosi.

Vargas e Insigne? Il Pocho era la stella della squadra, ma penso che Goran è un grande giocatore. Lorenzo ha fatto 40 gol in due anni, ha un talento enorme e deve assaggiare la serie A. Farà bene. Edu ha potenzialità che non è riuscito ad esprimere. Credo in lui. Alla Supercoppa dobbiamo credere. La fascia di capitano? Io non ci penso a queste cose, voglio giocare e divertirmi. Comunque giochiamo per vincere e io voglio farlo il più possibile. Ho rinnovato il contratto perché mi trovo bene, non vedo la necessità di andarmene. La mia famiglia sta bene, i miei figli sono nati a Napoli. Ho tanti stimoli.

Se arriva Behrami? Non so cosa cambia, deciderà Mazzarri chi schierare. E' importante avere giocatori di qualità. Il bilancio? Stiamo lavorando bene. Tra poco cominceremo a preparare le amichevoli. Mazzarri si è definito il nuovo allenatore? Lo conosco da due anni e mezzo, ha detto che cambierà, sarà più duro e non esistono gerarchie. Sceglierà chi si impegna al massimo e noi lo stiamo già facendo. Sicuramente gli stimoli sono altissimi. Le punizioni? Non l'ho mai fatto, vediamo. Mi devo allenare e poi si vedrà. Per me tutte le partite sono importanti, il discorso vale per la Juve e per un'altra squadra. Cosa facciamo in ritiro? Abbiamo fatto qualche torneo di ping pong, ha vinto Vargas, comunque riposiamo perché c'è tanto da lavorare. I rigori? Vedremo io e Cavani, chi se la sente, li tirerà. Gargano? Per ora è qua, si sta allenando, poi vedremo cosa succerà".

 

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